I Mondiali stanno per cominciare ufficialmente e, con l’occasione, Infantino ha voluto dire la sua: questa la risposta alle critiche.
Manca ormai pochissimo per l’inizio dei Mondiali in Qatar per questo 2022. La competizione è stata non poco criticata. E, proprio in occasione della conferenza stampa di quest’oggi, Gianni Infantino ha perciò voluto dire la sua opinione.
Per l’inizio di questi Mondiali tanto attesi manca ormai pochissimo. Questione di ore. Poi la competizione più importante a livello globale darà inizio alle danze. L’organizzazione messa in moto in Qatar e le decisioni prese hanno tuttavia comunque sollevato non poche polemiche.
Proprio a queste, allora, ha voluto rispondere con la conferenza stampa odierna il presidente della FIFA, Gianni Infantino. Le sue parole sono state chiare e hanno preso le difese del Paese ospitante. “Oggi mi sento qatarino. Oggi mi sento arabo. Oggi mi sento africano. Oggi mi sento gay. Oggi mi sento disabile”, così ha preso il via il suo discorso.
Mondiali, Infantino difende il Qatar e definisce le accuse ingiuste e ipocrite: ecco le sue parole in conferenza
Il presidente della FIFA Gianni Infantino, in occasione della conferenza inaugurale dei Mondiali, ha perciò affermato: “Oggi mi sento anche un lavoratore migrante (le accuse più grandi sono arrivate proprio per le morti sul lavoro durante la costruzione degli stadi, ndr). Quello che sta accadendo in questo momento è profondamente ingiusto“.
“Le critiche – ha continuato – al Mondiale sono ipocrite. Per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3.000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3.000 anni”. Ha, infine, concluso il discorso con queste parole: “Prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia”.