“Ero depresso, volevo solo bere”: la rivelazione dell’attaccante spiazza tutti

La depressione fa sempre più parlare nel calcio. Dopo i casi di Buffon e Ilicic, adesso un altro importante giocatore affronta il tema.

“Se giocavo mi sentivo inesistente, non è stato un momento facile”. Parole che dimostrano che essere un importante e ricco calciatore non ti mette al riparo da un problema come la depressione. Anzi, la continua pressione dello sport professionistico spesso si rivela un fattore in grado di peggiorare la situazione.

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Il tema della depressione è presente anche in Serie A. (LaPresse) SerieANews.com

Il problema della depressione tra gli sportivi di primi livello, compresi anche i calciatori, sta diventando di primaria importanza in questi anni. Già nel 2014 il sindacato FIFPro evidenziava che il 26% dei giocatori di calcio professionistico soffrirebbero di depressione e ansia, e i numeri sono in crescita.

Fortunatamente, negli ultimi tempi il tema della salute mentale sta venendo molto dibattuto, smettendo lentamente di essere un tabù. Episodi come quelli avvenuti con Buffon, Adriano e Ilicic sono ormai abbastanza noti, e anche in altri sport il tema sta portando a nuovi atteggiamenti. Un altro caso emblematico è quello che arriva oggi dalla Premier League.

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Lingard con la maglia del Nottingham Forest. (LaPresse) SerieANews.com

La lotta di Lingard per uscire dalla depressione

In un’intervista al ‘The Guardian’, Jesse Lingard del Nottingham Forest ha raccontato il suo percorso per uscire dalla depressione. “Non volevo giocare per paura di farmi male. Volevo fermarmi del tutto: se perdi una palla, sale subito la pressione” ha raccontato l’ex Manchester United.

Lingard ha spiegato di aver capito di avere un problema rendendosi conto che beveva troppo alcol, “Ho capito di essere in una brutta situazione”. Ad aiutarlo, rivela l’attaccante, è stato anche il lockdown. “Se non ci fosse stato, non so in che situazione sarei adesso. Avevo bisogno di quel riposo per riprendere consapevolezza e capire cosa non andava”.

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