Morti per gli stadi in Qatar, arriva la specificazione a sorpresa della Fifa

I Mondiali in Qatar si avvicinano sempre più velocemente, ma le polemiche non si placano: c’è il comunicato da parte della FIFA.

I Mondiali inizieranno ufficialmente in Qatar il 22 novembre, quindi tra poco meno di un mese. Manca perciò pochissimo allo stop di questa stagione, sicuramente diversa rispetto alle precedenti. Le polemiche per quanto sta avvedendo con l’organizzazione, tuttavia, non accennano a placarsi. Adesso c’è anche il comunicato ufficiale da parte della FIFA.

Infantino in conferenza con la FIFA
Infantino in conferenza con la FIFA (LaPresse) SerieANews.com

Mancano dunque ormai poche settimane all’inizio della competizione dei Mondiali che fin da subito ha destato l’attenzione di molti. E che, quindi, non smette di far parlare di sé. Non solamente per richieste di esclusioni e presunti ripescaggi. Ma anche per quanto sta avvenendo con l’organizzazione in Qatar.

Hanno infatti fin da subito provocato indignazione i divieti pensati dal Paese che ospiterà i numerosi tifosi delle diverse nazionali che accorreranno. Ma ancora di più ha destato il giudizio dell’opinione pubblica il modo in cui gli operai sono stati messi nelle condizioni di lavorare per la creazione degli stadi. Adesso anche la FIFA ha emanato un comunicato.

Infantino in conferenza con la FIFA
Infantino in conferenza con la FIFA (LaPresse) SerieANews.com

Mondiali, Qatar sotto osservazione per la costruzione degli stadi: il comunicato della FIFA

A parlare più approfonditamente della costruzione degli stadi in Qatar, per i Mondiali 2022, è stato prima di tutto ‘The Guardian’. Il giornale estero ha posto sotto la lente di ingrandimento le numerosi morti, tra i lavoratori asiatici, che sarebbero legate proprio alla costruzione degli impianti sportivi per la competizione.

La FIFA, a tal proposito, ha allora emanato un comunicato ufficiale in cui ha dichiarato che: “Sono tre i morti accertati per la costruzione degli stadi in Qatar”. Aggiungendo, poi, che altre 37 vittime non sarebbero riconducibili al lavoro legato alla messa in opera dei diversi impianti. Una questione che non smette di suscitare indignazione e perplessità.

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