Il Pallone d’Oro di Benzema, Carlo Ancelotti e non solo: l’ex presidente del Real Madrid, Ramón Calderón ai microfoni di SerieANews.com
Dici Pallone d’Oro, dici Real Madrid. È un’equazione ormai quasi inevitabile, soprattutto quando si pensa ai tanti ‘galacticos’ che hanno animato la ‘casa blanca’ negli ultimi trent’anni di calcio. E quello di Karim Benzema è soltanto l’ultimo nome di una lunga schiera. Ne abbiamo parlato ai microfoni di SerieANews.com con l’ex presidente del Real, Ramón Calderón.
Presidente, ennesimo Pallone d’Oro per il ‘suo’ Real. Cosa significa per il Madrid raccogliere ancora un risultato del genere?
“È qualcosa di importante per il club e per Benzema. Karim meritava il Pallone d’Oro già da un paio di stagioni, a dire il vero. Non solo ha segnato valanghe di gol, ma ha sempre giocato per e con la squadra. È stato un giocatore fondamentale e totale. Per il Real è sempre un grande onore avere ancora un Pallone d’Oro nel suo club. I calciatori vengono qui per trionfare collettivamente e individualmente”.
Benzema vincitore del Pallone d’Oro, mentre Mbappé fuori dalla top 5: per il Real, meglio avere Karim che Kylian?
“Parliamo di due giocatori fantastici… Mbappé ha un grande futuro davanti, è molto più giovane. Benzema, però, al momento è il miglior è il calciatore del mondo e il Pallone d’Oro lo certifica. Pertanto, ad oggi non c’è discussione su chi sia il migliore tra i due. Mbappé poi avrà certamente il suo momento ed il suo Pallone d’Oro in futuro…”.
Tra lei e Florentino Perez è una bella sfida a chi ha avuto più Palloni d’Oro in rosa…
“Beh, questo è vero (ride ndr). Adesso, però, il presidente è Florentino ed è a lui che vanno tutti i meriti. Sta facendo un grande lavoro, ha vinto molti titoli e questo mi soddisfa molto da tifoso. Sempre seguirò il Real con molto affetto ed ogni vittoria del club per me è un’immensa soddisfazione”.
Per Lewandowski, invece, è stata una settimana difficile. Prima la sconfitta nel Clasico e poi nel Pallone d’Oro…
“Sì, ma è un altro grandissimo giocatore. Ad essere onesto, mi sarebbe piaciuto molto vederlo giocare nel Real Madrid. In passato il Bayern Monaco ha sempre fatto resistenza nel cederlo, ma è comprensibile. Ora nel Barcellona sta andando avanti trionfando, tra gol personali e vittorie, anche se gli ultimi risultati con i catalani non l’avranno lasciato soddisfatto. Così come non l’avrà lasciato soddisfatto il risultato raggiunto del Pallone d’Oro”.
Ancelotti, invece, è il Pallone d’Oro degli allenatori?
“Sì, decisamente. Ho un grande debole per Ancelotti… A Madrid ha fatto un lavoro magnifico, per ben due volte. È un uomo sempre umile e mai arrogante, nonostante i suoi traguardi raggiunti. E quando qualcuno nello spogliatoio spicca come leader, è sempre uno leale e mai vanitoso. Per me è il numero uno ed è una vera gioia averlo nel Real Madrid“.
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