La Juventus è entrata in ritiro al fine di preparare al meglio il derby: intanto però il clima alla Continassa è quanto mai teso.
Parlare di voragine, al momento, appare fuori luogo. Tra Massimiliano Allegri e i giocatori della Juventus, però, nei minuti successivi alla sconfitta rimediata ad Haifa si è generata una vera e propria frattura. A causarla non sono state le modalità attraverso cui è nata e le conseguenze che avrà sul proseguimento in Champions League, bensì la scelta presa dall’allenatore di portare tutti in ritiro almeno fino al derby in modo tale da ricompattare lo spogliatoio.
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Un provvedimento, avallato dal presidente Andrea Agnelli, poco gradito dai giocatori. I quali, da ormai diversi giorni, hanno iniziato a nutrire seri dubbi sulle capacità del tecnico di invertire il trend negativo. A finire nel mirino della rosa, in particolare, sono stati gli allenamenti ritenuti troppo blandi, poco intensi e basati su metodologie ormai superate. Da qui la spaccatura tra le parti, che renderà quanto mai complicato risalire la china.
La dirigenza, dal canto suo, ha deciso di schierarsi dalla parte del mister e di mettere in stand-by le trattative riguardanti i rinnovo dei contratti in scadenza a giugno. Il messaggio lanciato è chiaro: la maglia bianconera, e la conseguente permanenza a Torino, va meritata. Tutti fino a novembre saranno quindi sotto processo, in attesa di capire che piega prenderanno gli eventi.
Juventus, clima teso tra Allegri e la squadra
Nell’ambiente il clima è quanto mai teso. A confermarlo è la ‘Gazzetta dello Sport’ secondo cui i calciatori, ritenendo il ritiro inutile e oltremodo “punitivo”, hanno chiesto ad Allegri di apportare qualche modifica sostanziale alle sedute di allenamento. Ora resta da vedere quale sarà la risposta dell’allenatore, finito di nuovo nella bufera e chiamato a battere sabato il Torino, che nelle ultime 4 partite ha totalizzato tre sconfitte ed un pareggio.
Un crocevia da non fallire: un ulteriore scivolone, infatti, affosserebbe le speranze della Vecchia Signora (al momento a -10 dal Napoli capolista) di vincere lo scudetto. Non è ancora un tutti contro tutti, ma la temperatura alla Continassa ha raggiunto picchi record. Serve una vittoria salvifica. Ma il Toro non ha alcuna intenzione di recitare la parte della vittima sacrificale.