Roma, guaio Dybala: stavolta Mourinho spiazza i tifosi

La Roma nel tardo pomeriggio di domani scenderà in campo contro il Betis in Europa League: queste le parole di Mourinho.

La Roma è chiamata, dopo la vittoria in campionato contro il Lecce, a tornare in campo contro il Betis per il ritorno della fase a gironi di Europa League. Tra l’infortunio di Dybala e la gara che si aspetta, queste sono state le parole di José Mourinho.

Mourinho preoccupato Roma
Mourinho preoccupato per gli impegni da affrontare (LaPresse) SerieANews.com

La Roma deve rimettersi in sesto dopo la ‘perdita’ di Paulo Dybala in campionato. L’argentino è stato costretto a chiedere il cambio per infortunio dopo aver segnato, su rigore contro il Lecce, il gol della vittoria.

La sua assenza sarà perciò prolungata e non ci sarà contro il Betis in trasferta. Torna infatti l’Europa League e i giallorossi scenderanno in campo alle 18:45. Per questo motivo ha parlato quest’oggi José Mourinho. Ecco le sue parole.

Dybala abbracciato dai compagni
Paulo Dybala abbracciato dai compagni della Roma (LaPresse) SerieANews.com

Roma, in vista della gara contro il Betis parla Mourinho: le sue parole dall’infortunio di Dybala alla gara da disputare

Ai microfoni di ‘Sky Sport’, in conferenza per la gara di ritorno contro il Betis, ha parlato José Mourinho. In merito all’infortunio di Paulo Dybala ha affermato: “Mi aspetto di più dalla squadra e anche prima dell’infortunio di Dybala non hanno mai giocato tutti assieme quelli più creativi. Ora, senza Dybala, sarà ancora più difficile. Mi fido però del lavoro e della disciplina del nostro gioco, sono fiducioso che domani potremo fare risultato”.

Ho imparato – ha aggiunto il portoghese – a piangere meno di quello che piangevo prima. Ho imparato a vivere con la realtà delle cose. Si può dire che si gioca troppo o dire che i club più ricchi sono privilegiati. Ci sono i ricchi, i poveri e i meno ricchi”.

“I ricchi – ha spiegato in conclusione – possono giocare ogni giorno cambiando i giocatori. Mentre i meno ricchi sono quelli più in difficoltà perché giocano quanto i ricchi, ma con meno possibilità di cambiare. E io sto vivendo proprio questa situazione“.

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