La sconfitta del Milan contro il Chelsea non è solo colpa dell’arbitraggio di Siebert, c’è dell’altro
La partita di ieri del Milan è stata fortemente condizionata dall’arbitraggio di Daniel Siebert. Rigore ed espulsione di Tomori in avvio di partita, che ha permesso a Jorginho di mandare subito il Chelsea in vantaggio e di gestire la gara. Una partenza shock, considerando che i rossoneri avevano tutte le carte in regola per portare a casa dei punti. Anche per il resto della partita, la gestione dei cartellini dell’arbitro tedesco non è stata all’altezza.
C’è però da sottolineare che il Milan in Europa cambia volto rispetto a quando gioca in Serie A. I ritmi sono diversi, la squadra di Pioli viene attaccata più spesso e in alcuni elementi manca ancora quella qualità e quello spirito che si vede in campionato. Capita, dunque, che i rossoneri si ritrovino a soffrire più del previsto in un girone ampiamente alla portata.
Milan-Chelsea, limiti europei per la squadra di Pioli
L’edizione di oggi del Corriere dello Sport, si è soffermata sui motivi della sconfitta del Milan contro il Chelsea: “Tomori ha una parte di colpa, perché ha dato margine a Siebert di commettere un errore. Sulla sconfitta contro il Chelsea hanno inciso i soliti limiti europei del Milan”. Questi limiti europei si sono palesati negli ultimi due anni, con sole due vittorie portate a casa in due edizioni diverse di Champions League, con Atletico Madrid e Dinamo Zagabria.
Ma è chiaro che ogni partita ha una storia a sé. Le prossime due, contro i croati e il Salisburgo, sono due finali da vincere per avanzare al prossimo turno. Il Milan ha le carte in regola per farlo, in modo tale da spegnere le voci e le critiche.