Ai microfoni di SerieANews.com, l’ex arbitro internazionale, Piero Ceccarini, sui fatti di Milan-Chelsea. E quel rigore che tanto ha acceso le polemiche.
Minuto numero diciotto di Milan-Chelsea. Mount si imbuca alle spalle di Tomori, che sbraccia di mestiere e disturba l’ex compagno al momento del tiro. Sembra un banale corpo-a-copro tra difensore e attaccante, di come se ne vedono dozzine nei novanta minuti. E invece per il tedesco Siebert è calcio di rigore per il Chelsea ed espulsione per il milanista.
“Il calcio come sport non esiste più, c’è poco da dire”: commenta duramente ai nostri microfoni Piero Ceccarini, ex arbitro internazionale. A SerieANews.com, il noto fischietto non è tenero nei confronti della direzione di gara vista ieri a San Siro: “Un rigore come quello di ieri uccide lo sport… E il calcio non è più considerabile come tale. Soprattutto se gli arbitri sono terrorizzati dal video e dal sostenere le proprie convinzioni”.
Milan-Chelsea, caos per il rigore: l’ex arbitro Ceccarini a SerieANews.com
E ancora: “L’arbitro lì interviene perché ha paura della pressione e dei commenti che nascerebbero da quell’episodio. Poi c’è anche la disparità di giudizio tra Italia ed estero: magari un episodio del genere in Serie A passava inosservato, mentre qui sono stati più rigidi”.
Se però un episodio come quello Tomori-Mount abbia potuto davvero falsare Milan-Chelsea, Ceccarini è più cauto: “Sicuramente ha messo la partita in salita per i rossoneri. Poi se la falsa davvero, non saprei. Il Milan era comunque chiamato a rispondere sul campo contro un avversario di quel livello. Poi bisogna anche cercare di uscire da questa mentalità di sentirsi vittima degli arbitri e reagire in campo. Purtroppo episodi del genere nel calcio ci saranno sempre”.