Ai microfoni di SerieANews.com, la chiacchierata con mister Valerio Bertotto: la ‘sua’ Udinese, l’amico Sottil e il maestro Spalletti.
A vedere la classifica, sembra di aver compiuto un passo indietro negli anni. Quando l’Udinese della famiglia Pozzo veniva fuori a suon di talenti come la mina vagante della lotta alla Champions League. Dal rendimento dei friulani, al ‘suo’ amico Sottil e non solo: questa la chiacchierata ai microfoni di SerieANews.com con Valerio Bertotto, allenatore ed ex capitano dell’Udinese.
Gioco, personalità, organizzazione: mister, per lei dove può arrivare questa nuova Udinese?
“È ancora presto per dire se questa Udinese possa essere davvero una mina vagante per la Champions League. Di sicuro è una squadra che sta dando sfoggio e lustro a quanto di buono è nelle sue corde. È un collettivo con grandi capacità, grande struttura e qualità. Con un’intercambiabilità all’interno della rosa importante. Ad oggi è una squadra che sta mostrando qualcosa di davvero bello”.
È corretto dire che dopo Napoli e Milan, l’Udinese è quella che gioca meglio in Serie A? Oppure esageriamo?
“Non esageriamo, è corretto. I numeri parlano chiaro, la realtà dei fatti racconta proprio questo. A giusta ragione, l’Udinese deve prendersi tutti questi complimenti. E di qui proseguire sul percorso che hanno tracciato. Hanno tutte le capacità per mantenere a lungo questo trend così positivo”.
Che idea si è fatto di mister Sottil? È un tecnico destinato a grandi palcoscenici?
“Con Andrea ho condiviso tanti anni di spogliatoio. Abbiamo giocato insieme proprio ad Udine, c’è conoscenza e stima. Lui, come me e tanti altri, ha fatto la gavetta. Quella vera. Si è sporcato le mani da allenatore in giro per l’Italia, toccando anche realtà difficili. Si è meritato questa chance in Serie A con l’Udinese. E ora sta mettendo in mostra tutta la propria competenza e la propria passione”.
La ‘vostra’ Udinese era guidata da Luciano Spalletti. Questo può essere davvero il suo anno?
“Luciano è un grandissimo tecnico. E non solo perché lo abbiamo visto tutti, adesso, vincere con il suo Napoli per 6-1 in casa dell’Ajax. Lo è da decenni. È in grado di far esprimere le proprie squadre al top, con grande serietà e briosità. Ha una conoscenza della materia che in pochi hanno. Ad oggi sta facendo le fortune del Napoli: ha una squadra super bella, ma è lui il direttore d’orchestra che sta muovendo tutto alla perfezione”.
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