Ai microfoni di SerieANews.com, ha parlato quest’oggi un ex importante tanto del Napoli quanto del Torino: queste le parole di Marco Ferrante.
Questa mattina, in vista del match di Napoli-Torino previsto per sabato primo ottobre, ha parlato a SerieANews.com un ex importante per entrambe le squadre. Marco Ferrante ha, infatti, detto la sua su ciò che si aspetta dalla gara e su come i due gruppi arrivano a questo importante appuntamento.
L’ex attaccante Marco Ferrante, che tra le altre nella sua lunga carriera ha quindi vestito sia la maglia del Napoli sia quella del Torino, ha dunque parlato della partita che sabato alle ore 15:00 andrà in scena al Diego Armando Maradona.
Queste sono perciò state le sue prime parole su Napoli-Torino: “Se parlassi da incompetente direi che il Napoli ne fa un sol boccone. Però, conoscendo anche la forza del Torino non sarà semplice da affrontare. È una squadra interessantissima, che, tranne per l’ultima partita che ha fatto male, a Milano con l’Inter ha fatto molto bene. L’inizio di campionato è stato buono perciò è una squadra che ha l’impronta di un allenatore vero. Perciò per il Napoli non sarà vita facile. Anche se comunque sulla carta è favorito”. Ma non è finita qui, perché l’analisi ha poi toccato altri interessanti punti.
Su quanto possa aver inciso la pausa per gli impegni delle nazionali, Ferrante ha riferito: “Quando hai un trend positivo la sosta può essere un vantaggio come uno svantaggio. Lo svantaggio è che comunque sei in salute, potresti tenere quel trend lì e vincerne altre perché ormai sei sulla scia. Non c’è una verità assoluta per il fatto di aver interrotto questo. Sicuramente alcuni giocatori hanno rifiatato tranne i nazionali”.
“E sotto questo punto di vista – ha spiegato – ne ha tratto vantaggio solo il Torino, avendo meno nazionali del Napoli. Ma lascia un po’ il tempo che trova perché la Nations non è una competizione come Europei o Mondiali. Tranne per qualcuno che possa incappare in qualche infortunio ma non è un problema per entrambi”.
Uomo in più del match: “Se parliamo ancora di trend, io penso che Raspadori sia in salute. Ma il Napoli, a differenza del Torino, ha un attacco invidiabile. Il Torino ha difesa e centrocampo importanti. Manca il terminale offensivo che in Serie A fa la differenza per il raggiungimento degli obiettivi. Perciò penso Raspadori da un lato. E dall’altro lo sfruttamento di qualche palla inattiva, senza indicare un singolo, potrebbe fare la differenza”.
Assenza di Victor Osimhen: “Se fosse stato lo scorso anno, la sua assenza avrebbe pesato un’enormità perché Osimhen è uno che fa reparto da solo. Un giocatore atipico, perché è fisicamente devastante. Più prima punta di Leao. Sono i classici giocatori che ti fanno vincere la partita con una giocata. Però il Napoli quest’anno ha fatto due ottimi acquisti. Simeone, che a tanti può non piacere, ha una duttilità allucinante. Si crea e concretizza e fa dei gol pesanti, come nelle ultime prestazioni”.
“Raspadori – ha aggiunto – è un giocatore che a fari spenti, senza dare punti di riferimento fa male. Perciò il Napoli, a differenza di quelle che lottano per il vertice del campionato, ha rimpiazzato meglio chi se ne è andato. Chapeau alla società, chapeau al mercato. Hanno fatto cose egregie”.
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