L’Italia si qualifica alle Final Four, conquistando una magra consolazione dopo l’assenza ai Mondiali: sospiro di sollievo per Gravina.
Per l’Italia, come riferito dallo stesso presidente della FIGC, Gabriele Gravina, la ferita della mancata conquista di un posto ai Mondiali resta ancora viva. Specialmente dopo che il gruppo di Roberto Mancini ha dimostrato di poter battere nazionali importanti in Nations League. Proprio da questa competizione, tuttavia, arriva una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo.
Non riuscire a qualificarsi ai Mondiali, per l’Italia, ha significato tanto amarezza ma anche una perdita economica non indifferente. Specialmente in un momento storico in cui la sostenibilità economica si sta rivelando sempre più complicata.
Proprio a questo proposito, allora, è arrivata una novità che fa tirare un sospiro di sollievo sia a Gabriele Gravina, da tempo preoccupato, sia all’intera Federazione italiana. Ecco di cosa si tratta.
Nations League, l’Italia non va al Mondiale ma si qualifica alle Final Four: in arrivo una ricompensa economica
Presente quest’oggi a Roma al ‘Social Football Summit’, il presidente Gabriele Gravina ha affermato in merito al momento della Nazionale: “La ferita della mancata qualificazione è ancora viva. Una ferita che diventa particolarmente lacerante vista la mancata opportunità per i giovani di vivere un evento come i Mondiali. L’impegno che chiediamo al Governo è di continuare a sostenere la candidatura per gli Europei del 2032″.
Proprio in merito alla questione economica, in realtà, però arrivata nel frattempo anche un’altra notizia che fa gioire tanto Gravina, quanto l’intera Federazione. Dalla qualificazione alle Final Four di Nations League, come ha riferito ‘Il Tempo’, arriva una cifra importante nelle casse della Nazionale Italiana.
Il guadagno, infatti, è di 6,5 milioni di euro. Una cifra, che specialmente in questo momento storico, aiuta a far rifiatare un intero sistema. Se poi l’Italia dovesse vincere la competizione la cifra supererebbe anche i 10 milioni di euro. Una nota dolce nell’amarezza della seconda qualificazione ai Mondiali mancata dagli azzurri, che ha portato con sé anche la perdita di 12 milioni di euro.