La crisi che sta vivendo la Juventus è dovuta anche al feeling tra Dusan Vlahovic e Massimiliano Allegri
La sconfitta con il Monza all’U-Power Stadium ha messo la Juventus in una bruttissima situazione. Il feeling tra Allegri e l’ambiente bianconero sembra non esserci più dopo un anno di tolleranza e un gran mercato del club. Gli infortuni non possono più essere un alibi, anche perché non si vedono miglioramenti a livello di gioco. Non c’è un solo reparto che si salvi in questo momento e alla ripresa del campionato ci sarà il Bologna.
Per Allegri le cose vanno male anche perché la sua Juventus segna pochissimi gol. In tal senso, il principale indiziato è Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è andato a segno solo in tre partite dall’inizio della stagione. I dati confermano la sua estraneità al gioco della Juve, che sta dissipando un patrimonio tecnico ed economico dopo sei mesi buoni della scorso anno.
Juventus, prove schiaccianti: il digiuno di Vlahovic è preoccupante per Allegri
L’edizione di oggi del Corriere della Sera ha fatto un punto su quest’inizio di stagione di Dusan Vlahovic: non va a segno da 441′ tra Serie A e Champions League. Si è visto pochissimo nelle sfide decisive, è fuori condizione mentalmente e sbaglia movimenti e scelte favorendo i difensori sul piano fisico. “Somiglia a un romanzo di Scott Fitzgerald”: prove che dimostrano che l’attaccante serbo non stia aiutando Allegri.
Tuttavia, bisogna aggiungere che a Vlahovic arrivano pochissimi palloni giocabili. E allora in quest’inizio di stagione si è dilettato, per usare un eufemismo, a calciare punizioni di altissimo livello. Alla Juventus servono i gol su azione, gli attaccanti subiscono periodi negativi, ma dev’essere anche bravo l’allenatore e la squadra a creargli occasioni importanti davanti alla porta.