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Serie A

Salernitana, Fimmanò: “Siamo un po’ delusi, potevamo battere la Juve”

Ai microfoni di SerieANews.com ha parlato, il giorno dopo Juventus-Salernitana, l’avvocato Francesco Fimmanò: queste le sue parole.

Il giorno dopo il match giocato all’Allianz Stadium tra Juventus e Salernitana, ha parlato ai microfoni di SerieANews.com l’avvocato del club granata: Francesco Fimmanò. Il suo discorso ha toccato vari punti, ma ha voluto porre l’attenzione specialmente sulla crescita mostrata dalla squadra di Davide Nicola. Queste le sue parole.

Salernitana (ANSA Foto)

Così Fimmanò ha esordito: “C’è entusiasmo ma per la verità, per quanto ci riguarda non siamo particolarmente sorpresi. La Salernitana è stata costruita per essere una squadra forte, che raggiunge risultati attraverso il gioco. Per un progetto diverso da quello che avevamo lo scorso anno, quando l’abbiamo presa in corsa”.

“C’è quindi grande entusiasmo – ha aggiunto – ma anche un po’ di delusione. Perché quando le cose si mettono in un certo modo si può anche vincerla. Potevamo anche battere l’avversario. Però in questo momento storico i risultati sono importanti ma non decisivi. Perché con un po’ di fortuna la Salernitana poteva avere anche 6 punti in più ed essere tra le primissime in classifica”. 

Salernitana (LaPresse)

Salernitana, Fimmanò così a SerieANews.com su quanto accaduto all’Allianz Stadium e sul lavoro di De Sanctis

Francesco Fimmanò ha parlato a SerieANews.com, dunque, così dell’avvio di stagione e di quelli che sono i principali obiettivi del club: “In questa fase comunque non è rilevante vincere o pareggiare. Ma è rilevante strutturare una squadra che abbia un’auto consapevolezza. Come quella vista ieri. Poi per un progetto di medio-lungo termine si può potenziare una squadra che giochi per difendere i risultati. Proprio perché c’è un progetto che va in quella direzione. Siamo, quindi, contenti. Non meravigliati. E siamo convinti che la squadra se la giocherà con tutti”. 

Sul lavoro di Morgan De Sanctis: “Abbiamo un centrale difensivo di grande livello. Abbiamo visto un centrale esterno, come Bronn, che è di grande livello. Non fosse per il rigore provocato che ci sta, abbiamo visto Vilhena sempre in forma.Gli stessi  Maggiore, Piatek, Botheim: parliamo di una squadra forte. Dia è un giocatore spaziale. Quando abbiamo scelto il nuovo ds noi avevamo annunciato lo scorso anno che ci sarebbero state due fasi. La fase dell’instant team per tentare una salvezza quasi impossibile. La fase, poi, per gettare le basi per una società completamente rivoluzionata. 

“Anche – continua – sulle scelte di fondo. De Sanctis è giovanissimo, è ancora quasi un calciatore, ma ha le idee molto chiare. I tifosi, che vanno sempre applauditi, avevano fretta di vedere i risultati e il direttore ha comunque portato a compimento un lavoro eccellente. Alla Juve ieri mancava qualche giocatore importante, ma anche alla Salernitana mancavano. Perché abbiamo ancora due frecce nel nostro arco che non sono state ancora viste. Mi riferisco a Lovato e a Bohinen che sono due giocatori molto forti”.

Sulla progettualità dettata da Iervolino: “De Sanctis fa scelte giuste e il presidente le realizza. Tutto è programmazione, non c’è nulla di improvvisato in quello che si vede. Poi è chiaro c’è gioia ed entusiasmo anche da parte nostra. Quando si dice che Iervolino è il Re Mida perché trasforma tutto come fosse un miracolo, non lo è. Iervolino è un vincente, quindi è più semplice. Perché qui miracoli non ce ne sono. Ci sono imprese, che sono fatte da grandi imprenditori come in questo caso”.

In riferimento al finale di partita, con il caos scoppiato, Fimmanò ha affermato: “Se noi avessimo avuto un’occasione per mera fortuna storica, in realtà avrebbe potuto incidere sull’umore. Ma questa è una squadra che ieri ha fatto quella partita così per caso, ma lo ha fatto perché è forte. Se una squadra è forte non è che si deprime o si esalta. O sai fare o non sai fare. Il talento può essere educato e sviluppato, ma deve esserci e i giocatori della Salernitana lo hanno”. 

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Scritto da
Alessia Gentile

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