In queste ore l’ex bandiera della Roma Francesco Totti è tornato a parlare. Tante dichiarazioni interessanti sul passato.
Dopo una campagna acquisti spettacolare la Roma di Josè Mourinho sta iniziando ad avere i primi importanti problemi sia in campionato che nelle Coppe. Il club giallorosso è impegnato domani ad Empoli nel posticipo di Serie A e vuole riscattare le brutte sconfitte di Udine ed in Bulgaria contro il Ludogorets.
Il giocatore più rappresentativo della storia della Roma è senza dubbio Francesco Totti. Il giocatore ha detto addio al calcio ormai qualche anno fa, ma in queste ore ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni del Corriere della Sera. Ecco, nello specifico, le sue parole:
“Smettere non è facile, diciamo che è un pò come morire. E’ vero che avevo 40 anni, ma giocavo in Serie A da quando ne avevo 16. Certe cose iniziano a mancarti e non è facile”. il ‘Pupone’ ha svelato tutte le dinamiche riguardanti la sua carriera, ma ha continuato ringraziando i propri tifosi: “I romanisti mi sono rimasti accanto”.
Roma, Totti racconta il ‘cucchiaio’
Un episodio che ha contraddistinto la carriera del Pupone è senza dubbio il Cucchaio, calcio di rigore dove quasi l’attaccante ‘prende in giro’ il portiere e che l’ex numero 10 giallorosso ha lanciato: “Nell’Europeo sapevo che in Italia-Olanda il portiere si sarebbe buttato a destra o sinistra e se facevo il pallonetto avrei segnato”.
Il calciatore ha vinto il titolo di campione del mondo con la grande Italia di Marcello Lippi ed a riguardo infatti ricorda: “Il rigore che ricordo con maggiore soddisfazione è quello decisivo contro l’Australia. Ritiro? Dopo ho iniziato a lavorare come dirigente, ma la rottura con la società fu un vero trauma, come dover abbandonare la propria casa”