Restano un rebus i tempi di recupero post-operazione di Pogba: il francese rischia davvero di saltare i Mondiali in programma in Qatar.
Più che una ripida salita, un Everest. Stasera la Juventus, reduce dal deludente pareggio ottenuto sul campo della Fiorentina, debutterà in Champions League affrontando in trasferta il Paris Saint Germain. Il tutto, senza poter disporre dei due elementi di maggior talento a disposizione di Massimiliano Allegri: Angel Di Maria e Paul Pogba. L’argentino, a Firenze, ha dimostrato di non aver recuperato dal problema fisico rimediato al debutto con il Sassuolo e non è stato quindi convocato.
Stesso discorso per il francese, che fin qui non è ancora riuscito a giocare un singolo minuto in stagione. A frenarlo, come noto, è la lesione al menisco laterale rimediata durante la tournée estiva negli Stati Uniti. Inizialmente l’ex Manchester United aveva deciso di sottoporsi ad una terapia conservativa (opzione poco gradita dalla dirigenza), salvo poi scegliere di operarsi nelle ultime ore a causa del persistente dolore ancora provato.
I tempi di recupero, al momento, risultano variabili. Lo stop dovrebbe durare (il condizionale è d’obbligo) almeno 8 settimane. In teoria, quindi, potrebbe tornare a disposizione del tecnico bianconero il 4 novembre: giorno in cui all’Allianz Stadium andrà in scena in scena Juventus–Inter. Le riflessioni, in ogni caso, sono in atto e non è da nemmeno da escludere che il periodo ai box possa ulteriormente dilatarsi con conseguente mancata partecipazione di Pogba ai Mondiali.
Juventus, Pogba rischia di saltare i Mondiali: le parole dello specialista
La situazione andrà quindi gestita con cautela anche perché un rientro affrettato, come spiegato oggi dal medico Giacomo Zanon, potrebbe comportare ulteriori complicazioni. “Una menisectomia – ha detto il responsabile sport medicine del gruppo Habita ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’ – richiede dai 45 ai 60 giorni solo per tornare a correre, figuriamoci per giocare. E Pogba non è esattamente un brevilineo, il suo recupero potrebbe richiedere anche tempi più lunghi. Il Mondiale? È a rischio”.
La speranza della Juventus è quello di riaverlo al top della forma, insieme a Federico Chiesa (in ritardo nei tempi di recupero), ad inizio 2023 tuttavia lo specialista resta scettico. “Va verificato anche l’adattamento del ginocchio a stare senza quel pezzo di menisco. Bisogna stare attenti, possono anche emergere condolsi fastidiose..”.