Colpi di scena, grandi ritorni e occasioni perse: il bilancio delle 20 squadre di Serie A, con il pagellone di fine mercato di SerieANews.com
Non è stato un mercato banale, quello che la Serie A si è appena messo alle spalle. I colpi di scena non sono mancati, così come i grandi ritorni e le occasioni perse. Adesso, dopo il gong finale, è giunto il momento di dare i voti. Ecco il pagellone a cura di SerieANews.com per tutti i voti ai movimenti e alle strategie di mercato delle venti squadre del nostro campionato.
ATALANTA 6 – Gasperini resta, ma c’è una rivoluzione dal punto di vista del gioco. Lookman ed Ederson i nuovi acquisti, ma forse serviva un intervento più corposo in sede di calciomercato.
BOLOGNA 6 – L’arrivo di Sartori, le cessioni importanti di Theate, Hickey e Svanberg facevano presumere ad una campagna acquisti più importante. Qualche solita scommessa di Sartori c’è stata, come Lucumì o Zirkzee, ma si poteva fare qualcosina in più.
CREMONESE 5,5 – Arrivi interessanti: Dessers, Okereke, Afena-Gyan, Carnesecchi (quando tornerà dall’infortunio). Da una proprietà importante e da Braida in dirigenza, però, ci si aspettava qualcosa in più. La salvezza dovrà passare dal collettivo e dal gioco che sarà capace di imprimere il neo-tecnico Alvini.
EMPOLI 5 – Arrivano Lammers e Destro, tante scommesse sotto il profilo della resa. L’operazione più importante è il riscatto di Vicario, ma dopo le cessioni di Viti, Ricci e Asllani ci si aspettava di più. La salvezza sarà complicata, la squadra di Zanetti dovrà lottare.
FIORENTINA 6,5 – Tanti giocatori interessanti: da Barak a Gollini, passando per Dodo e non solo. E poi la scommessa di lusso Jovic, che è arrivato a condizioni vantaggiose per la Viola. Mercato positivo, anche se la qualificazione in Conference League e l’ottimo lavoro di Italiano avrebbero meritato qualche certezza in più nel settore avanzato.
INTER 7 – Marotta e Ausilio lavorano sulle montagne russe. Dalla plusvalenza di 60 milioni da mettere a bilancio, ai tanti sacrifici da dover compiere in fase di mercato. Arriva Lukaku a condizioni straordinari, con giovani importanti come Bellanova e Asllani. Tuttavia la partenza di Perisic è dolorosa e placa eccessivi entusiasmi nella valutazione.
JUVENTUS 7 – Dopo tanta confusione, costruisce finalmente una squadra sul pensiero del proprio allenatore. Kostic, Bremer, Paredes: arrivano calciatori voluti da Allegri. L’unico neo: in difesa serviva un’alternativa a Bonucci nella costruzione del gioco. Sono tanti i marcatori, mentre manca un alter ego al difensore azzurro. Merita un voto alto per gli arrivi di lusso di Pogba e Di Maria. E anche per l’arrivo di uno come Milik, che completa con qualità un reparto svuotato dalle partenze di Dybala e Morata.
LAZIO 7 – Dopo l’annata di transizione vissuta nella scorsa stagione, arriva finalmente una squadra costruita sulle idee e le richieste di Sarri. Tanti giovani interessanti come Casale, al fianco di un difensore di valore come Romagnoli. E poi le permanenze di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Resta però il peccato originale: la mancanza di un vero vice-Immobile, capace di dare maggiore freschezza alle rotazioni.
LECCE 7 – Corvino sa sempre quello che fa e l’arrivo di Banda (per citarne uno) ne è l’ennesima prova. Aver trattenuto Hjulmand è un lusso, mentre la scommessa Umtiti è affascinante. Le basi del Lecce sono ottime e contro Inter e Napoli se ne sono già visti i punti di forza. Nella lotta salvezza potrà avere una voce in capitolo molto importante.
MILAN 7,5 – Si conferma la linea vincente di Maldini e Massara: trattenere i leader come Ibra e Giroud e costruire intorno a loro una squadra giovane e di talento. Gli ultimi arrivati come Thiaw e Vranckx, ma anche l’operazione flash per Dest, che arriva per sostituire l’infortunato Florenzi. E poi gli acquisti di De Ketelaere e di Origi che mettono a posto tutte le caselle. Il voto sarebbe potuto essere ancora più alto se fosse arrivato un grande profilo come Zyiech per la fascia destra dell’attacco.
MONZA 6,5 – Un voto di stima e di ringraziamento alla storia nel calcio di Galliani e Berlusconi. E soprattutto per l’entusiasmo che hanno dato ad una neopromossa come il Monza. Tanti gli italiani giunti in Brianza (come Pessina, Sensi, Petagna e non solo), ma qualcosa non quadra tra gli acquisti fatti e quello che Stroppa vuole trasmettere in campo. Servirà tempo, ma il voto è positivo. Non sarà facile trasportare il valore del mercato sul terreno di gioco.
NAPOLI 6,5 – Il paragone con la scorsa stagione non regge. Sostituire Ospina, Koulibaly, Insigne, Mertens e Fabian Ruiz con calciatori già di pari livello era impossibile. Soprattutto per un club che si autofinanzia. Bisognava restare competitivi tagliando il monte ingaggi e il Napoli è comunque riuscito nell’impresa. Sono arrivati profili interessanti come Kim e Kvaratskhelia a costi bassi. È questa la missione degli azzurri. Il voto resta sul 6,5 perché manca l’arrivo di un elemento di esperienza e livello internazionale. Su tutti Keylor Navas, profilo più volte richiesto da Spalletti nel corso del ritiro.
ROMA 7,5 – È stato un grande mercato, segnato dai grandi nomi. Nonostante l’infortunio di Wijnaldum. Con gli arrivi di Belotti, Matic, Dybala (che è già incisivo e decisivo nell’undici di Mou) è diventata una squadra finalmente completa. E con Camara ha anche sostituito l’imprevisto dell’ex PSG, sopperendo persino alla sfortuna. In difesa Mourinho aveva chiesto uno sforzo maggiore e, con un difensore centrale di spessore, avrebbe raggiunto un voto ancor più alto.
SALERNITANA 7 – Non era facile operare dopo aver perso un fenomeno del ruolo come Sabatini. Ce l’ha fatta comunque la Salernitana: tanti acquisti importanti come Candreva, Piatek, Dia e Maggiore, su una base già ottima e con innesti giovani. Quella di Nicola è una squadra costruita bene e che può arrivare all’obiettivo di una salvezza tranquilla.
SAMPDORIA 5 – Ha perso elementi di pregio come Damsgaard e Thorsby. E in entrata si affida a delle scommesse: Villar, Djuricic, Winks. Giampaolo non sembra avere a disposizione la qualità di cui necessitava e, a nostro avviso, il mercato della Samp non può meritare la sufficienza.
TORINO 6 – Si può fare di più. Juric è spesso dovuto ricorrere alla comunicazione per punzecchiare la propria dirigenza, dopo un’estate vissuta sulle montagne russe. E basta ricordare la lite con Vagnati. Gli arrivi di Miranchuk, Vlasic e Radonjic aggiungono qualità tra le linee. E in difesa l’arrivo di Schuurs è un bel colpo. Manca un po’ di qualità a centrocampo, dove Juric invocava il ritorno di Praet. In attacco poi manca un vero erede di Belotti: il solo Pellegri (reduce da anni poco fortunati) è una soluzione fin troppo esigua per il ruolo di vice-Sanabria. Serviva qualcuno un po’ più pronto.
UDINESE 6 – Fa il suo mercato, con plusvalenze importanti (su tutti Molina e Udogie). E lo fa costruendo una rosa ben attrezzata e confermando una coppia d’attacco come Beto e Deulofeu, che nel contesto dell’Udinese rappresenta una garanzia.
VERONA 5,5 – Fa a pezzi la squadra dello scorso anno. Tudor, Caprari, Barak, Simeone: ne restano pochissimi del gruppo che tanto ha incantato nella passata stagione. Resta però Ilic e arriva qualche buona scommessa, vedasi l’operazione last-minute per Simone Verdi. Tuttavia è una squadra piena zeppa di incognite e dovrà essere bravo Cioffi per plasmarla al meglio. Sulla carta, di certo, commette un passo indietro.
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