La Federcalcio ha deciso per la sospensione di tutte le partite di calcio dopo quanto è avvenuto nelle ultime ore: paura e sgomento nel Paese
L’Argentina è sotto shock. Il Paese sudamericano trema dalla paura dopo quanto successo nelle scorse ore al vicepresidente Cristina Fernandez de Kirchner. L’attentato alla donna ha creato un clima di paura e agitazione in tutta la nazione. Il video dell’episodio è diventato virale.
Per l’Argentina è il momento di interrogarsi dopo gli attimi di terrore vissuti dalla vicepresidente ed ex presidente del Paese. L’aggressione subita da Cristina Fernandez de Kirchner è stata ripresa da un video, diffuso da TN. L’uomo che le ha puntato addosso la pistola è un cittadino brasiliano, fermato e arrestato in pochi minuti dalla polizia locale. Il tentativo di omicidio per fortuna è andato a vuoto ma la paura e lo sconcerto rimangono.
https://youtu.be/eUmoGEOtbzc
Argentina sotto shock: aggressione al vicepresidente Cristina Fernandez de Kirchner, anche il calcio si ferma
L’aggressione a Cristina Fernandez de Kirchner ha sconcertato l’Argentina. Sgomenta e impaurita per quanto accaduto al vicepresidente del Paese mentre passeggiava sorridente tra la folla. Come confermato dal ministero della Sicurezza argentino, nell’arma che le è stata puntata addosso sono stati rinvenuti dei proiettili. Era dunque un’arma vera e pronta a sparare. Ad aggiungere altri particolari sconcertanti sulla vicenda è stato il presidente argentino Alberto Fernandez: “Cristina – ha detto il leader in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere dello Sport’ – è ancora viva perché l’arma, con cinque proiettili all’interno, non ha sparato nonostante sia stato premuto il grilletto. Dobbiamo sradicare l’odio e la violenza dai nostri media e dalle discussioni politiche.
Si ferma pure il calcio. La Federcalcio del Paese ha stigmatizzato quanto successo con un comunicato: “L’AFA esprime il suo più forte ripudio per ciò che è accaduto a Cristina Fernandez de Kirchner. Chiediamo alla società nel suo insieme di avvertire che la violenza di qualsiasi ordine non è mai la soluzione”.