L’intervista ai microfoni di SerieANews.com a Carlo Jacomuzzi: queste le parole dell’ex DS della Roma e dell’attuale presidente dell’AIOC.
Tra Roma, Juventus e un avvio di campionato da dover analizzare. Questi i temi della chiacchierata ai microfoni di SerieANews.com con Carlo Jacomuzzi, ex direttore sportivo dei giallorossi e attuale presidente dell’AIOC (associazione italiana osservatori calcio).
Prima Wijnaldum e poi Zaniolo… Direttore, l’avvio della Roma è stato fortunato a metà: come si reagisce adesso a due imprevisti del genere?
“Il problema è che il mercato è ancora aperto. Mourinho ieri ha sottolineato che alla sua Roma manca ancora qualcosa. E ha ragione, purtroppo. Zaniolo per fortuna rientrerà in tempi brevi e si potrà supplire a questa mancanza. Quella di Wijnaldum invece sarà grossa e bisognerà rientrare sul mercato. Lavorare in questi giorni finali, però, non è facile. Devi prendere uno capace di sostituire un campione e poi? Dove lo metti? Se avessero avuto il tempo, magari anche nel settore giovanile potrebbe esserci la soluzione ideale”.
L’avvio di campionato però è stato convincente. E nonostante qualche infortunio di troppo, questa Roma resta da Scudetto?
“Le ambizioni sono ambizioni. La partenza è stata giusta e i risultati sono già arrivati. E poi la società mi sembra preparata per questa annata di punta, diamogli il tempo e la forza. Il pubblico sarà il dodicesimo uomo per davvero. Mourinho ha già avuto le risposte che si attendeva dal gruppo squadra. Poi gli infortuni lasciano il tempo che trovano: capitano a tutti, quindi vanno messi in preventivo. Vediamo come e cosa reggerà fino alla sosta Mondiali, poi da gennaio sarà un nuovo campionato”.
Adesso c’è il primo big match contro la Juventus. Considerando il momento dei bianconeri, la Roma può arrivare da favorita allo Stadium?
“Ieri ho visto la Juventus a Marassi. E non mi sembrava neanche la Juventus… Non c’era cattiveria, non c’era forza o cambio di passo. Non ho visto la squadra che dominava e comandava il campo negli scorsi anni. Mi sembrava una squadra che si è adagiata. Poi è chiaro mancavano un po’ di leader, ma l’appannamento resta. E se la Roma ne approfitta con lo spirito e l’abnegazione giusta, allora sì: i giallorossi possono andare a Torino e dettare il proprio gioco. Mourinho saprà già come dettare certi insegnamenti ai suoi”.
Juventus-Roma sarà ovviamente anche la partita di Paulo Dybala. Come giudica la sua scelta di ripartire dalla Roma? Lei che per anni ha vissuto la Premier, ha avuto la percezione che l’argentino sia stato un po’ snobbato dai top club europei?
“I top club europei non hanno snobbato Dybala, è stato il calciatore a scegliere la Roma. Ed è stata una scelta eccezionale. L’entusiasmo che gli sta dando il pubblico è completamente diverso dalla freddezza che c’era nell’ambiente di Torino. E questo entusiasmo sono sicuro che spingerà ulteriormente Dybala a fare ottime cose”.
Per Dybala si aspetta qualche fischio dallo Stadium?
“E perché mai? Entrambi si sono fatti del bene a vicenda, ha fatto cose straordinarie a Torino. I fischi sarebbero davvero un gesto di ingratitudine. Questo ragazzo ha fatto divertire il pubblico della Juventus per tanti anni ed un riconoscimento bisogna darglielo”.
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