Prime critiche per il Milan, dopo il pareggio sul campo dell’Atalanta: stroncata la prestazione offerta in campo da Leao.
Un pari inatteso, che rallenta la marcia del Milan e fa suonare i primi campanelli d’allarme nell’ambiente. Il tecnico Stefano Pioli, dopo la prestazione poco brillante sul campo dell’Atalanta, non ha fatto drammi spiegando di essere soddisfatto della rosa e di aspettare soltanto i completi recuperi degli infortunati Simon Kjaer e Rade Krunic. Tuttavia, per continuare ad essere competitivi ad alto livello, servirà altro come peraltro sottolineato da Sandro Tonali al termine della gara.
“Dobbiamo capire che questo è un altro campionato, lasciare quanto fatto di bello, mettere un punto e ripartire”. Ecco perché, nelle prossime gare, il club si attende un rilancio da parte dei giocatori più rappresentativi fin qui apparsi lontani dalla forma migliore. È il caso, soprattutto, di Rafael Leao rivelatosi spesso decisivo per le sorti del Milan nella scorsa stagione: per lui, in particolare, 14 reti e 12 assist in 42 apparizioni complessive.
Tra Udinese ed Atalanta, invece, si è visto ben poco. Un pensiero condiviso da Pioli il quale ieri, intorno al 66esimo minuto, ha deciso di sostituirlo gettando nella mischia Divock Origi. Sabato, nella sfida che vedrà i rossoneri ospitare il Bologna, il portoghese avrà modo di rifarsi ma intanto il quadro, secondo Arrigo Sacchi, non può che essere negativo.
Milan, Leao nel mirino di Sacchi: le parole dell’ex tecnico
L’allenatore, nel corso di un’intervista concessa ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, ha analizzato il momento vissuto dall’ala sinistra stroncando in maniera netta le sue prestazioni. “Leao si è visto poco, a me sembra che a volte sia svogliato: bisogna lavorare sull’aspetto psicologico perché possa rendere al massimo”.
Una vera e propria sentenza, che fa seguito alle parole pronunciate ad inizio agosto da Kjaer. “Ha qualità straordinarie e perciò non può permettersi partite in cui si vede poco: deve essere decisivo sempre. Se riesce a fare questo salto, può diventare uno dei top cinque al mondo”. Ora la palla sta a Leao: il Milan, in attesa di riattivare la trattativa riguardante il rinnovo del contratto, si attende molto da lui. Quanto fatto nell’ultimo campionato, ormai, appartiene al passato.