Ancora una grana intorno al Mondiale che da novembre e dicembre catalizzerà l’attenzione: perplessità per l’esclusione di una delle nazioni
Al Mondiale in Qatar manca sempre meno. Con l’inizio della stagione, il conto alla rovescia è già cominciato. Per i calciatori sarà un calendario fittissimo di impegni fino a dicembre. Un compromesso inevitabile per dare luogo alla pausa di un mese necessaria per lo svolgimento della manifestazione.
La finale del Mondiale si giocherà soltanto il 18 agosto pertanto in Europa ogni federazione ha scelto se ricominciare il campionato nel nuovo anno, piazzando eventualmente la coppa nazionale prima di allora, oppure dare il nuovo start calandosi immediatamente nella massima competizione domestica. Nel frattempo, l’evento è stato coinvolto da un’altra tempesta mediatica.
Qatar 2022, Israele escluso dal sito FIFA per l’hospitality: i dettagli sull’ultima tempesta caduta sul Mondiale
Nelle ultime ore ha fatto discutere un particolare che non è sfuggito ai tifosi. Il sito ufficiale per le prenotazioni degli alloggi e dei pacchetti di viaggio per la manifestazione, rintracciabile attraverso hospitality.fifa.com, come raccontato dal ‘Corriere della Sera – non riconosce Israele.
Nel sito, infatti, viene richiesto il Paese di provenienza dell’acquirente ma in esso manca Israele. In un primo momento l’unica opzione disponibile era “Territori palestinesi occupati”, successivamente cambiata in Palestina con le scuse dell’agenzia.
Il sito non è gestito dalla Fifa ma da Match Hospitality, che non ha trovato un agente di vendita in Israele. Per questo motivo non vi è un link specifico come per un altro centinaio di Paesi.
L’agenzia Winterhill si è attenuta ai Paesi della confederazione asiatica mentre Israele da decenni appartiene all’Uefa. Pertanto, chi vorrà comprare i biglietti e i pacchetti di viaggio per il Qatar può continuare a farlo direttamente da Match Hospitality oppure dalla sua piattaforma di e-commerce.