Verso la rivoluzione la rosa dell’Atalanta: a breve andrà in scena un’altra cessione eccellente dopo quelle di Pessina e Freuler.
A 13 giorni dalla conclusione del mercato, l’Atalanta continua ad essere un cantiere aperto. Sono infatti diversi i colpi, sia in entrata che in uscita, destinati a concretizzarsi nei prossimi giorni e a rivoluzione la rosa di Gian Piero Gasperini. Fin qui il tecnico ha dovuto dire addio a Matteo Pessina, Remo Freuler e Aleksey Miranchuk. A sorpresa, il prossimo a partire adesso rischia di essere Ruslan Malinovskyi.
Il divorzio tra le parti, annunciato nelle ultime ore da sua moglie Roksana (“non eravamo pronti per dover cambiare la vita”), è da considerare imminente. Resta soltanto da vedere chi riuscirà a piazzare l’affondo decisivo per il centrocampista, autore di 10 reti e 7 assist nell’ultima stagione. Il Marsiglia si è già fatto avanti proponendo uno scambio alla pari con Cengiz Under (riscattato nelle scorse settimane dalla Roma).
I contatti risultano in corso tuttavia la dirigenza bergamasca ha iniziato ad interloquire pure con il Tottenham, messosi in moto su input di Antonio Conte. L’allenatore ex Inter è un estimatore di Malinovskyi ed ha chiesto alla propria società di fare tutto il possibile per portare l’ucraino a Londra. L’affare è possibile e non è da escludere che nell’operazione, alla fine, rientri anche il cartellino di Sergio Reguilon.
Atalanta, addio Malinovskyi: contatti avviati con il Tottenham
Il terzino sinistro è stato escluso dal nuovo progetto degli Spurs ed inserito nella lista dei giocatori sacrificabili. La Dea, stando a quanto riportato su Twitter da Nicolò Schira, ha mostrato interesse nei suoi confronti ritenendolo il perfetto sostituto di Robin Gosens sulla fascia mancina. Le due società avranno modo di confrontarsi a breve, con l’obiettivo di produrre la fumata bianca il prima possibile.
Quella di domenica contro il Milan rischia quindi di essere l’ultima apparizione in maglia nerazzurra di Malinovsky, ritenuto non più imprescindibile da Gasperini. Il club, dal canto suo, lo avrebbe tenuto volentieri (così da non allarmare ulteriormente la piazza) ma alla fine ha prevalso la scelta dell’allenatore. La rottura, ormai, è avvenuta ed è insanabile. Il futuro del calciatore sarà lontano dall’Italia.