Dazn resta al centro delle polemiche dopo i recenti disservizi. Oggi la piattaforma di streaming ha subito un altro pesante attacco.
Il debutto è stato da horror. Poi, nella giornata di ieri, le cose sono progressivamente migliorate al punto che durante la partita che ha visto protagoniste la Juventus ed il Sassuolo non sono emerse particolari criticità. Eppure per Dazn, nonostante le scuse e la decisione di concedere degli indennizzi ai propri abbonati, il momento continua ad essere quanto mai complicato.
A cavalcare le polemiche, insieme agli spettatori, era stato inizialmente il mondo della politica. Matteo Salvini, senza usare giri di parole, aveva utilizzato termini poco lusinghieri per descrivere l’operato della piattaforma streaming (“fa schifo”) mentre il PD ha inviato un’apposita lettera all’Agcom e alla Lega Calcio chiedendogli di intervenire quanto prima.
A breve, poi, andrà in scena il tavolo tecnico annunciato dal sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali che avrà il compito di fare il punto della situazione. Sulla questione poi, nel corso della trasmissione ‘Punto Nuovo Sport Show’, è intervenuto il presidente del Codacons Carlo Rienzi secondo il quale sarebbe opportuno revocare a Dazn i diritti per la trasmissione delle gare ed assegnarli ad un altro soggetto.
Dazn finisce nel mirino del Codacons: chiesta la revoca dei diritti
Rienzi ha poi annunciato l’intenzione di presentare una denuncia per interruzione di servizio pubblico e truffa. “Dazn in down? Certe cose non cambiano mai… ha fornito un link sostitutivo ancor più complicato da seguire. Questi non si rendono conto che incassano miliardi in tutto il mondo e quando le cose non funzionano chiedono solo scusa, mentre tengono i soldi in tasca”.
Da qui la decisione di adire alle vie legali. “L’utente viene concepito come carne da macello, mentre impazzisce da due anni a questa parte”. Nel mirino del Codacons è finita pure la Lega. “Da due anni sanno come funziona e continuano a dare fiducia a Dazn. Noi faremo causa anche alla Lega Calcio, sia chiaro”.