Le parole dell’arbitro di Serie A Daniele Doveri fanno discutere sul modo di arbitrare nel calcio italiano
Il campionato inizierà domani e sono già sorte le prime polemiche arbitrali per la designazione di Prontera, direttore di gara della provincia di Lecce, per la partita che i salentini giocheranno contro l’Inter. Bentornata Serie A, insomma. E le polemiche fioccheranno in questi primi mesi, considerando le tante partite ravvicinate fino alla sosta del Mondiale. Proprio di questo ha parlato Daniele Doveri.
Doveri è uno degli arbitri con più esperienza in Serie A e ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport: “L’obiettivo è quello di uniformarsi al calcio inglese, non fischiando tutti i contatti. Ma dev’essere una cosa condivisa da tutti, anche dai calciatori. Il mio rammarico è quello che la tecnologia non sia arrivata prima”. Chiaro riferimento all’introduzione del VAR e della Goal Line Technology, che aiutano gli arbitri a prendere la decisione giusta in caso di dubbio.
Serie A, Doveri parla delle spiegazioni degli arbitri
Proprio sulla possibilità degli arbitri di parlare in mixed zone e spiegare le proprie decisioni davanti alle telecamere, Doveri ha detto: “Sì, ma chi ascolta non deve solo attaccare. Anni fa un’intervista a un arbitro era impensabile. Però parlare in zona mista è complicato, a maggior ragione prima del comunicato del Giudice Sportivo. Io non avrei problemi a motivare le mie scelte e ammettere degli errori”.
Si è parlato tanto nel corso degli ultimi anni di un arbitraggio un po’ più all’inglese in Serie A e un’evoluzione c’è stata. Non decisiva, visto che le partite, i ritmi e la cultura italiana è diversa e questo provoca difficoltà alle squadre quando hanno a che fare con arbitri europei.