Non è un periodo facile per Cristiano Ronaldo, visto che c’è stato un annuncio di club che a lui non farà piacere.
Questi giorni per Cristiano Ronaldo non sono sicuramente facili, visto che lo stesso portoghese si è scagliato contro i giornalisti con un commento su una sua fan page di ‘Instagram’: “E’ impossibile non parlare di me per un giorno, altrimenti la stampa non farebbe soldi. Se non dicono bugie non possono attrarre l’attenzione delle persone. Continuate così, magari avrete delle notizie giuste”.
Il duro sfogo di Ronaldo è dovuto alle tantissime indiscrezioni di mercato che stanno girando intorno a lui. Il tutto è cominciato con la sua voglia di lasciare il Manchester United a causa della mancata partecipazione dei ‘Red Devils’ alla Champions League. Il portoghese, di fatto, ha la ferma intenzione di difendere i suoi record nella massima competizione europea per club.
Da lì in poi ci sono state tante squadre accostate a CR7, anche se i costi dell’operazione sarebbero vertiginosi. Ingaggiare Cristiano Ronaldo, infatti, sarebbe molto dispendioso per qualsiasi club, visto che allo United percepisce la bellezza di circa 23,5 milioni di euro all’anno. Il portoghese sarebbe disposto anche a tagliarsi in maniera considerevole il proprio stipendio, tuttavia un altro club si è defilato nella corsa per prenderlo.
Ronaldo, l’annuncio del presidente dell’Atletico Madrid: “Stiamo bene così”
Enrique Cerezo, presidente dell’Atletico Madrid, ha di fatto chiuso l’ipotesi Ronaldo prima della conferenza stampa per presentare l’acquisto dall‘Udinese di Molina: “Con questo acquisto stiamo bene così. Con l’arrivo di Nahuel la nostra dirigenza ha coperto l’ultima casella vuota che cercavamo di occupare”.
In questi giorni, infatti, si è fatta sempre più larga l’ipotesi di un arrivo di Ronaldo all’Atletico Madrid, nonostante la grande rivalità con il Real Madrid. Tantoché i tifosi ‘Colchoneros’, di fatto, hanno evidenziato in tante occasioni il loro dissenso per l’ingaggio del portoghese, il quale è stato accostato anche al Napoli di Aurelio De Laurentiis.