Cristiano Ronaldo vuole lasciare lo United: l’Atletico non affonda, Mendes ci riprova col Napoli.
Cristiano, come sempre nella sua carriera, ha le idee chiarissime. Lasciare il Manchester United è diventata una priorità sbandierata davanti al mondo attraverso i suoi social network. Il portoghese, come faceva Paulo Dybala prima di firmare con la Roma, ha mostrato per settimane i suoi allenamenti casalinghi, ma rispetto all’ex bianconero c’è una differenza enorme: non è un parametro zero.
Ronaldo ha iniziato a lavorare i compagni solo da due giorni per “motivi personali” che sono chiari a tutti: vuole andarsene. È deluso dalla gestione sportiva dello United e, soprattutto, non ha alcuna intenzione di perdere una stagione senza giocare la Champions League in questa fase della sua carriera. E quando CR7 è così deciso, di solito Mendes una soluzione gliela trova. Per informazioni in merito, basta chiedere alla Juventus.
L’ideale, per lui, era sostituire Lewandowski al Bayern, ma i tedeschi finora non hanno aperto al trasferimento. Bisogna guardare altrove. Il Chelsea non è mai andato oltre i contatti, mentre l’Atletico Madrid, al netto delle smentite, ha manifestato un interesse reale, ma frenato dalle sommosse popolari che hanno causato le ultime indiscrezioni.
I trascorsi burrascosi tra Cristiano e i colchoneros necessitano di un’enorme dose di coraggio da parte della dirigenza madrilena, che dovrebbe disinteressarsi di proteste e critiche un po’ come accaduto col vituperato nuovo stemma. Non sarà facile, ma al Metropolitano ci stanno pensando seriamente e continueranno a rifletterci.
E, tra una riflessione e l’altra, si è tornati a parlare di Napoli. Il club azzurro è nei pensieri di Ronaldo dal 2018. Mendes, che con De Laurentiis ha ottimi rapporti, propose già allora la clamorosa operazione. Lo ha confermato in seguito lo stesso patron azzurro, svelando anche un suo tentativo (impossibile) di far quadrare i conti. Ora il panorama è diverso.
Cristiano potrebbe liberarsi gratuitamente, prolungando il suo contratto con lo United fino al 2024 e vivendo una stagione in prestito secco, oppure potrebbe scegliere di svincolarsi. L’eventuale partita si giocherebbe tutta sull’ingaggio. Il portoghese, bonus compresi, guadagna all’Old Trafford circa 20 milioni di euro netti. Per rendere la sua proposta appetibile agli occhi del Napoli, dovrebbe rinunciare a oltre il 50% della sua base fissa, accettando uno stipendio da 6 o 7 milioni netti al massimo. I diritti d’immagine non sarebbero un problema, come non lo erano per Dybala.
Si tratterebbe di un affare complicatissimo, ma Mendes lo sta riportando sul tavolo di De Laurentiis. Fonti vicine al portoghese reputano il Napoli la prima alternativa all’Atletico e credono che trovare la quadra sarebbe possibile. Cristiano, a quasi 38 anni, mette stimoli e obiettivi davanti al conto in banca, e lo ha già dimostrato un anno fa. Rafforzare i suoi record in Champions League oggi vale molto di più dei soldi, soprattutto perché ne ha già guadagnati in quantità incalcolabili.
Se i colchoneros si faranno definitivamente da parte, cosa che finora non è accaduta, toccherà a lui fare un ulteriore passo e proporsi in maniera coerente con un progetto economico sostenibile per i partenopei. In dote porterebbe un’esplosione dal punto di vista del marketing, del brand e almeno una ventina di gol in più.
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