Uno dei punti fermi della Juventus che vuole tornare protagonista ha rivelato un episodio del suo passato che ha spiazzato tutti.
La Juventus è tra le protagoniste più attese della Serie A 2022/2023 che ricomincerà tra meno di un mese. Naturale che sia così quando si parla della Vecchia Signora, ma ancora di più adesso che il club che per 9 anni ha dominato l’Italia è reduce da due quarti posti consecutivi. Una debacle a cui il club ha deciso di rispondere rifondando parzialmente la squadra.
Sono così arrivati due innesti di qualità come Angel Di Maria e il figliol prodigo Paul Pogba, mentre la cessione di Matthijs de Ligt al Bayern Monaco è stata bilanciata dall’acquisto di Gleison Bremer. Adesso i bianconeri guardano al futuro con rinnovato ottimismo, e in attesa di ulteriori colpi in entrata studiano quali sono gli attuali punti fermi.
Uno di questi è senz’altro rappresentato a oggi dal portiere Wojciech Szczesny. Arrivato nel 2017 per raccogliere l’eredità di un mostro sacro come Gigi Buffon, il polacco si è rivelato essere uno dei migliori estremi difensori al mondo. Un ruolo che molti addetti ai lavori avevano predetto per lui già da giovanissimo e che è arrivato dopo la maturazione in Italia, prima alla Roma e poi in bianconero.
Eppure Szczesny avrebbe potuto smettere con il calcio già da giovanissimo. Lo ha lasciato intendere lui stesso in una recente intervista, raccontando un episodio del suo passato che ha spiazzato tutti.
Juventus, Szczesny racconta: “Ogni parata è dolorosa”
Al media polacco Kanal Sportowy il portiere della Juventus ha raccontato di essersi rotto le braccia da giovanissimo in un incidente avvenuto in palestra. Un infortunio che ha condizionato il resto della sua vita, a maggior ragione considerando il ruolo in cui si è imposto come uno dei migliori al mondo.
Dopo ogni parata, racconta Szczesny, “sento un dolore autentico e forte. Non ne parlo mai perché ci sono abituato ormai, ma certo è che devi essere un idiota per scegliere la professione che ho scelto io.” Una situazione che certo non gli ha permesso una crescita del tutto lineare, almeno fino al 2018: “Prima di allora, a volte, dopo un allenamento il dolore era così forte che non riuscivo a togliermi i guanti o ad aprire una bottiglia d’acqua”.
Poi la situazione è migliorata grazie ad alcuni guanti specifici. Ma per una soluzione definitiva servirebbe un lungo stop: “Forse rimuovendo le placche di metallo potrei registrare grossi miglioramenti, ma dovrei fermarmi davvero a lungo e non ne ho mai avuto l’opportunità”.
Per il momento Szczesny stringe i denti dunque. Pronto per ripartire con la Juventus e confermarsi uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Più forte del dolore.