Inter ferma, Roma e Napoli in pressing: ora tocca a Dybala

Napoli e Roma spingono, Dybala prende ancora tempo. L’Inter non cambia i piani: deve prima vendere. Le ultime di SerieANews.com.

Il mercato è in crisi, la decisione è complessa e gli ultimi mesi sono stati emotivamente difficili, ma Paulo Dybala ora deve darsi una mossa. Nessuno avrebbe potuto immaginare una situazione così incerta e delicata al 16 luglio. Perché il reale problema dell’argentino non è il tempo perso finora, ma tutto quello rischia ancora di perdere. Soprattutto in una stagione atipica come quella che sta per cominciare, nella quale si vivrà in apnea da inizio agosto a Natale.

Dybala esulta
Dybala (LaPresse)

Quando si chiuderà il mercato, la Serie A avrà disputato già quattro giornate. Dybala, soprattutto in virtù dei problemi fisici che lo hanno afflitto nelle ultime due annate, aveva bisogno di una preparazione estiva di altissimo livello, lavorando in gruppo dal giorno uno per giungere alle prime gare ufficiali al 100% e potersi giocare tutte le carte a sua disposizione (che non sono poche) in vista delle convocazioni di Scaloni per il Mondiale.

L’attaccante, come mostra sereno sui social, si sta allenando da solo (e ci mancherebbe), ma è lapalissiano che anche la miglior preparazione individuale al mondo non sarà mai paragonabile al lavoro in gruppo per il raggiungimento del ritmo partita. A questo va aggiunto l’adattamento tattico e personale al suo nuovo club, che nel migliore dei casi richiede, comunque, almeno una ventina di giorni.

Per come stanno procedendo negoziazioni e contatti, Dybala rischia seriamente di arrivare ad agosto inoltrato senza una squadra. L’Inter, che lo ha cercato da metà 2021, si è fermata da un mese. L’aver tergiversato dopo i primi incontri con Marotta ha portato i nerazzurri ad accelerare per Lukaku (affare, va detto, sul quale in pochi avrebbero scommesso) e restare senza spazio in rosa. L’ad è stato chiaro: l’attacco così è già a posto. Non gli si può dar torto.

Dybala e Bernardeschi parlano
Dybala (LaPresse)

Dybala, quale futuro? Tra Inter, Roma e Napoli, ora tocca all’argentino

L’ex Juve per i milanesi sarebbe la ciliegina di un reparto i cui titolari saranno, inevitabilmente, Lautaro e il belga. Servono due cessioni e l’Inter, che non reputa più la Joya un’urgenza, non ha certezze sulla loro realizzazione. Dunque, i circa 6 milioni netti messi sul tavolo a metà giugno vanno in congelatore. E potrebbero restarci.

Nonostante numerosi sondaggi, le altre big europee non si sono fatte avanti, mentre nelle ultime due settimane il pressing di due italiane è diventato incessante: Napoli e Roma. Gli azzurri, come svelato da SerieANews.com lo scorso due luglio, hanno sentito gli agenti dell’argentino a inizio mese e da allora è partita una lunga trattativa che ha vissuto un capitolo importante (con un’altra call) anche ieri.

I dirigenti partenopei si sono confrontati con l’entourage dell’attaccante: i diritti d’immagine non sarebbero un problema (il club ha chiarito che li concederebbe al calciatore), ma la proposta economica del Napoli, seppur importante, non è ancora sufficiente per l’argentino, che nutre dubbi anche su un progetto tecnico indebolito dagli addii di queste settimane. Spalletti si è speso con elogi pubblici e privati, ma i suoi appelli, al momento, non hanno fatto breccia. Così come quelli di Mourinho.

Il tecnico della Roma sta tentando quotidianamente di convincere l’argentino e Tiago Pinto ha accelerato con un’offerta economica migliore rispetto a quella napoletana e l’intenzione di chiudere in tempi brevi. Anche nel caso dei giallorossi, però, l’accordo economico non c’è e manca l’ok di Dybala, che continua a prendere tempo.

Napoli e Roma gli offrono la certezza di tornare in campo subito e da titolare, l’Inter è una possibilità sospesa, mentre altre big europee, nelle quali il calciatore e i suoi agenti ancora sperano, ad oggi rappresentano soltanto un desiderio estivo. Nel frattempo un’altra settimana ci saluta, i giocatori di Serie A disputano le prime amichevoli e la Joya resta ad allenarsi in solitudine nel buen retiro di Torino. Il destino lo “attende dietro l’angolo, ma non fa mai visite a domicilio”. Paulo deve andare a prenderselo.

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