Cosa accadrà con Kalidou Koulibaly? Le parole di Luciano Spalletti ai tifosi del Napoli fanno presagire l’imminente addio.
Nessun assente è tanto presente come Koulibaly. Il difensore non è ancora rientrato dalle vacanze per riunirsi con i compagni del Napoli nel ritiro di Dimaro e già si parla soltanto di lui. Il senegalese, infatti, potrebbe lasciare la squadra durante questa sessione di calciomercato, dopo aver deciso di non accettare ancora la proposta di rinnovo avanzata dal Napoli.
Non ha fatto mistero Koulibaly, anche tramite il suo entourage, di voler strappare un ultimo e ambizioso contratto, giunto ormai ai 30 anni. Pur avendo un legame molto forte con la società azzurra e con la piazza napoletana, il giocatore intende misurarsi in un contesto ancora più competitivo. Perciò non ha risposto in maniera affermativa alla proposta del Napoli, e il suo attuale vincolo scadrà nel 2023.
Il club, secondo quanto rivelato dal Ds Giuntoli, ha proposto a Koulibaly anche un contratto da dirigente, per quando avrà smesso di giocare. Un’offerta pari a una dichiarazione d’amore ma è arrivato il Chelsea.
Napoli, le parole di Spalletti su Koulibaly: è addio?
I Blues hanno incontrato l’entourage del difensore azzurro e avrebbero proposto un contratto di tre anni con opzione a 8 milioni di euro netti d’ingaggio a stagione. Al Napoli invece andrebbero 40 milioni di euro. Una proposta a tratti irrinunciabile.
Suonano come un primo monito d’addio allora le parole di Luciano Spalletti. Il tecnico ha risposto a un tifoso, in occasione della conferenza stampa dal ritiro azzurro e sull’eventuale sostituto di Koulibaly ha dichiarato: “Preferisco Koulibaly a tutti… Ha la media punti più alta come calciatore del Napoli. È chiaro, se lui dovesse scegliere di andar via, noi non finiremmo mai di ringraziarlo per tutto quello che ci ha dato e per la mano che ha procurato alla squadra per tornare in Champions League. È una persona straordinaria, quest’anno sarebbe anche capitano se restasse a Napoli. Se dovesse scegliere cose differenti, gli auguriamo il meglio. E guai a chi dovesse dirgli qualcosa se dovesse poi fare queste scelte diverse…”.