“Mancini ha detto che…”: caos Italia, Gravina punta il dito contro la Serie A

L’Italia di Mancini vive un complicato periodo di rilancio dopo la mancata qualificazione ai Mondiali. Gravina torna ad attaccare i club.

La ricostruzione dell’Italia, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in programma in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre, resta quanto mai complicata. La vittoria ai danni dell’Ungheria ed il pareggio con l’Inghilterra, nell’ambito della Nations League, avevano lanciato segnali positivi al Ct Roberto Mancini ma poi la rotonda sconfitta subita per mano della Germania ha fatto capire che tornare competitivi ad alto livello in breve tempo non sarà facile. 

Mancini e Gravina osservano
Roberto Mancini e Gabriele Gravina (LaPresse)

Il selezionatore nei giorni scorsi ha quindi provveduto a visionare diversi giovani, in modo tale da valutarne la possibile chiamata. Forze fresche di cui la squadra ha dimostrato di avere assoluto bisogno. I profili ritenuti interessanti dal punto di vista qualitativo non mancano secondo Mancini, tornato quindi a chiedere ai club di Serie A di dare maggiore fiducia ai talenti italiani e ridurre gli acquisti dall’estero. 

Dell’argomento ha voluto parlare anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni della ‘Gazzetta dello Sport’. “Sono diversi anni che Under 17, Under 19 e Under 21 si qualificano alla fase finale degli europei. Siamo pieni di ragazzi di talento che a parità di esperienze contro le altre nazionali hanno quasi sempre la meglio. Ma dopo i 20 anni mentre i giovani degli altri Paesi trovano spazio nei club, i nostri no e si perdono”.

Gravina parla
Gabriele Gravina (Ansa)

Mancini, la stoccata di Gravina ai club della Serie A

Eppure, la maggior parte dei calciatori osservati da vicino dal commissario tecnico potrebbe giocare senza problemi in campionato. “Mancini mi ha detto che sui 54 ragazzi visionati il 90% potrebbe giocare in club di Serie A” le parole di Gravina, che nell’occasione ha puntato il dito contro le società iscritte al torneo. “Servirebbe pazienza come in un caso simbolo, quello di Tonali: arrivato dal Brescia al Milan il primo anno ha faticato, ma lo hanno aspettato e aiutato, con coraggio visione e lungimiranza. E oggi il Milan e la nazionale si trovano un giocatore di assoluto livello”.

Ora resta da vedere se l’appello lanciato dal numero uno della Federazione verrà raccolto: l’Italia tornerà in campo il 23 settembre per affrontare, sempre in Nations League, l’Inghilterrà. Poi, tre giorni dopo, sarà la volta dell’Ungheria. Possibile che Mancini, nell’occasione, decida di convocare altri talenti sconosciuti al grande pubblico come già avvenuto con Wilfried Gnonto finito nel mirino di diversi club.

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