La sintesi di Italia-Ungheria, secondo impegno di giugno della Nazionale in Nations League. È partita la rivoluzione di Roberto Mancini.
L’Italia che si presenta in campo, dopo il pareggio di Nations League contro la Germania, è abbastanza rivoluzionata. L’Ungheria di Rossi non demerita, nella misura in cui mostra le sue abilità e non manca di coraggio nello sfidare la difesa azzurra, ma gli uomini di Mancini sembrano aver voltato pagina. Nel computo della ricostruzione, post delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar del 2022, il Ct schiera in campo un mix di giovani e certezze che restituiscono le buone sensazioni di EURO 2020.
L’Italia si schiera con il 4-3-3 composto da Donnarumma; Calabria, Mancini, Bastoni, Spinazzola; Barella, Cristante, Pellegrini; Politano, Raspadori, Gnonto. L’Ungheria risponde invece con il 3-4-2-1 di Dibusz; Lang Orban, At. Szalai; Nego, A. Nagy, Shafer, Z. Nagy; Sallai, Szoboszlai; Ad.Szalai.
La partita è da subito molto interessante, soprattutto nella seconda frazione di gioco quando l’autorete di Mancini riequilibra il dominio del match fino al 90′.
Nations League, Italia-Ungheria: la sintesi del match
Nel primo tempo della sfida di Cesena l’Italia domina la partita e si fa spesso avanti con i suoi riferimenti offensivi. Al 20′, ad esempio, Raspadori serve Gnonto sulla sinistra. Il giocatore dello Zurigo si accentra e calcia dal limite dell’area, ma il tiro viene respinto da Lang. Bella anche l’azione che produce il primo vantaggio azzurro, che arriva alla mezz’ora della sfida. Innescato da Spinazzola dal limite dell’area, Barella calcia e trova l’angolino in alto alla destra di Dibusz. È gol. Ci prova l’Ungheria a rispondere con Sallai che cerca Szalai, ma Donnarumma è sicuro. Allo scoccare della fine del primo tempo, l’Italia raddoppia con Pellegrini. Politano dalla destra entra in area e serve centralmente per il centrocampista, che tira con decisione. Squadre negli spogliatoi.