Le parole di Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, sul futuro dell’Italia e sul ripescaggio per i Mondiali di Qatar 2022.
Dopo la dura sconfitta per 0-3 a Wembley contro l’Argentina, l’Italia di Roberto Mancini non può riposare. Tornerà subito in campo, poiché il mese di giugno sarà fitto di impegni per le sfide di Nations League. Non solamente l’Azzurra avrà modo di rifarsi e di cominciare il percorso di rivoluzione che ha in mente il Ct Mancini, ma lo farà contro formazioni di grande prestigio. Nel girone dell’Italia, infatti, si contano Germania, Ungheria e Inghilterra.
Proprio nel giorno del primo match, ovvero Italia-Germania, è intervenuto pubblicamente Gabriele Gravina, presidente della FIGC, da Bologna. Il numero uno del calcio italiano ha aperto una prima parentesi su un tema che sta tenendo banco nelle ultime settimane, cioè il ripescaggio dell’Italia ai Mondiali.
Qatar 2022, infatti, potrebbe rivedere le sue partecipanti a causa della condotta dell’Ecuador, che rischia l’esclusione per aver schierato in campo Byron Castillo, durante le Eliminatorie sudamericane, e la nazionalità del calciatore non sarebbe del tutto chiara.
FIGC, le parole di Gravina sull’Italia e il ripescaggio ai Mondiali
“Il discorso del ripescaggio ci sta rendendo meno credibili – ha affermato Gravina -, poiché l’Italia è fuori dai Mondiali. Abbiamo perso in campo e pensare al ripescaggio è un prenderci in giro”. Per il numero uno della FIGC non ha senso parlare di temi “da scrivania”, quando il campo ha espresso già il suo verdetto.
Nell’occasione Gravina ha spiegato anche i motivi dietro la scelta di confermare in toto lo staff della Nazionale e di non dare alcuna dimissione: “Un atto del genere avrebbe portato conseguenze negativa. Pensate davvero che l’abbandono mio e di Mancini avrebbe generato effetti positivi? Amo affrontare i problemi e me ne assumo le responsabilità. Dobbiamo ricostruire la nostra credibilità. Agli italiani abbiamo sempre detto la verità, anche quando scomoda”.