Il presidente della Lazio Claudio Lotito festeggia la firma di un vero e proprio contratto d’oro che getta le basi per il futuro.
Che campionato è stato quello della Lazio? Definire fallimentare o deludente la stagione del club biancoceleste sarebbe decisamente inappropriato e ingeneroso, considerate le premesse iniziali. Il 5° posto finale, a ridosso di quattro squadre oggettivamente dotate di molte più risorse, è stato anzi un risultato in linea con le aspettative. Addirittura buono, considerando che l’Aquila si trovava al cosiddetto “Anno Zero” di un nuovo progetto tecnico dopo l’addio di Simone Inzaghi in direzione Inter.
Per ripartire con slancio il presidente Claudio Lotito si è affidato la scorsa estate a Maurizio Sarri, ansioso di riprendersi la scena dopo l’esperienza agrodolce alla Juventus. Un tecnico che aveva bisogno di tempo e uomini giusti per esprimere il proprio calcio, e che nella Capitale ha avuto inizialmente non poche difficoltà.
Non sono mancate tensioni, al punto che in molti ritenevano che il rapporto con il nuovo tecnico si sarebbe interrotto con la chiusura della stagione che ci siamo appena messi alle spalle. Così non è stato, anche se ancora non c’è l’annuncio ufficiale: Sarri e Lotito hanno messo da parte le loro divergenze, andranno avanti insieme almeno fino al 2025.
Lazio, Sarri rinnova: guadagnerà 3,5 milioni a stagione
Il Corriere dello Sport in edicola oggi entra nei dettagli dell’accordo: Sarri ha firmato quello che può essere definito un vero e proprio “contratto d’oro”, che oltre a garantirgli 3,5 milioni di euro a stagione più vari bonus legati ai piazzamenti (c’è persino lo Scudetto) gli garantisce un ruolo di primo piano in tema di calciomercato dopo gli screzi – eufemismo – avuti nell’ultimo anno con il ds Tare.
Il tecnico avallerà le varie operazioni di mercato. La cui portata, come spiega l’articolo, dipenderà ovviamente anche dalle possibili cessioni di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Per i due al momento non si registrano offerte ufficiali, ma il centrocampo cambierà ugualmente con l’arrivo di Marcos Antonio. Classe 2000, il brasiliano ormai ex-Shakhtar prenderà il posto di Lucas Leiva.
Con la mediana in stand-by, attenzione a difesa e attacco. Dietro Sarri aspetta sempre Alessio Romagnoli e ha messo in lista anche Casale, richiesta legittima considerando che a sinistra il tecnico ha deciso di insistere su Marusic e non chiedere rinforzi a meno che non venga ceduto Hysaj, ormai declassato al ruolo di riserva.
In attacco invece la strategia continuerà a essere quella di non acquistare un vice-Immobile. Meglio puntare su un esterno offensivo Under 25 che possa sostituire il bomber in caso di necessità ma utilizzabile anche al suo fianco. Il nome va ancora individuato, mentre in rosa potrebbe restare anche Jovane Cabral: non sarà riscattato dallo Sporting alla cifra pattuita, ma potrebbe essere ancora preso per 4-5 milioni oppure con un nuovo prestito.
Insomma, Sarri non chiede la luna in tema di calciomercato, ma uomini adatti per mettere in scena il suo calcio. Convinto delle proprie idee e del fatto che la sua Lazio, con i giusti innesti e la fiducia necessaria, possa puntare a inserirsi tra le grandi. Obiettivo condiviso con Lotito, che del resto ha deciso di puntare tutto su di lui. Al campo le risposte.