Il Milan guarda al futuro e dai vertici societari arriva l’avvertimento: la Serie A deve cambiare marcia per evitare ogni rischio
Il Milan si gode queste giornate vissute da Campione d’Italia. Tornare a vincere la Serie A, e quindi lo Scudetto, dopo undici anni ha ridato fiducia e gioia ad un intero ambiente. I vertici societari, tramite le parole del proprio CEO, fanno così intendere di guardare anche molto al futuro. Bisognerà, in tal senso, allora agire per cambiare la situazione venutasi a creare.
Il Milan si è laureato poco più di una settimana fa Campione d’Italia. Con lo Scudetto conquistato a Reggio Emilia, cioè nella città del tricolore, contro il Sassuolo. Dalle pagine del ‘The Guardian’, tuttavia, non sono passate inosservate le parole riferite da Gazidis, l’amministratore delegato del club rossonero.
Il CEO del Milan ha, infatti, voluto concentrare la propria attenzione sulle stagioni che ancora devono arrivare per la Serie A e per il calcio in generale. Mostrando difatti il gap che attualmente sta dividendo gli altri campionati da quello inglese di massima serie. Per Gazidis, perciò, è la Premier League ora come ora la vera Superlega. Un trend per cui, secondo lui, si deve necessariamente invertire la rotta.
Milan, Gazidis parla del futuro della Serie A e del calcio in generale: il riferimento va alla Premier League e alla Superlega
Ivan Gazidis, attuale amministratore delegato del Milan, ai microfoni del ‘The Guardian’, ha affermato senza troppi giri di parole: “La vera Superlega è la Premier League, che ha un pubblico globale. Si sta allontanando dagli altri campionati europei. Se non facciamo nulla, c’è questo rischio: sarà solamente quello il futuro del calcio“.
“La Premier League – ha proseguito il componente dei vertici societari – è un ambiente che ho vissuto. È una bolla e come campionato ha fatto un lavoro fantastico. La proposta della Superlega in sé è stata vista in modo molto diverso in Italia rispetto all’Inghilterra”.
“La nostra scelta – ha concluso Gazidis – è stata difficile, ma al Milan ha comportato semplicemente scegliere se partecipare o meno al progetto europeo che era stato presentato. Dovevamo fare una scelta responsabile per il club. Il Milan non era alla guida di quel treno. Quando ero all’Arsenal, ad esempio, mi sono opposto con forza alla Super League e l’ho bloccata, perché in questo senso la Premier League è completamente in ascesa”.