Vinto lo Scudetto e in attesa di notizie sul cambio di proprietà, il Milan ufficializza comunque le prime operazioni di calciomercato.
Il calciomercato estivo per la stagione 2022/2023, quella in cui il Milan scenderà in campo con lo Scudetto cucito sul petto dopo la straordinaria cavalcata che si è conclusa appena una settimana fa a Sassuolo, aprirà ufficialmente i battenti tra poco più di un mese. Un periodo di tempo in cui il Diavolo dovrà avere risposte chiare sul proprio futuro.
Non solo riguardo alla cessione del club da parte del fondo Elliott a RedBird, operazione di cui si parla da tempo arrivata alle battute finali. Ma anche da parte di Paolo Maldini, dirigente protagonista della rinascita che ieri ha polemizzato sulla mancata offerta di rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno.
E poi, appunto, c’è il calciomercato. In cui molti nomi vengono accostati al Milan (l’ultimo in ordine di tempo è Noa Lang) ma per cui sembra chiaro che maggiore chiarezza a livello dirigenziale e societario aiuterebbe a rendere gli obiettivi più chiari. Una situazione di incertezza che comunque non impedisce operazioni in uscita. Una delle quali è diventata ufficiale oggi.
Il Milan dice addio a Jens Petter Hauge
È notizia di poche ore fa, anzi, la cessione a titolo definitivo di Jens Petter Hauge. L’Eintracht Francoforte ha riscattato il 22enne norvegese dopo averlo preso in prestito la scorsa estate. Nel comunicato ufficiale rilasciato dal club, i rossoneri augurano il meglio al giocatore, sottolineando che sono state raggiunte le condizioni stabilite per il riscatto.
L’annuncio arriva all’indomani della vittoria in Europa League dell’Eintracht, capace di imporsi ai calci di rigore contro i Rangers Glasgow. Un successo straordinario per il club tedesco, a cui Hauge ha contribuito entrando in campo al 70′ al posto del danese Lindstrom, subito dopo il pari dei suoi firmato da Borré.
Dalla cessione di Hauge il Milan incasserà circa 10 milioni di euro, il doppio di quanto speso due anni fa per acquistarlo dal Bodø/Glimt. In Germania il talento norvegese si è messo in mostra pur non riuscendo a imporsi come titolare: utilizzato più come arma da inserire a partita in corsa, ha registrato 3 gol e 2 assist in 38 presenze complessive, di cui soltanto 11 come titolare.
1.399 i minuti in campo, una media di 37 a gara. Una crescita evidente rispetto al poco spazio trovato al Milan nella stagione 2020/2021 ma ancora non abbastanza per parlare di esplosione definitiva. Qualcosa in cui sperano sia l’Eintracht, che comunque lo ha appena riscattato, che lo stesso club rossonero al quale in futuro pare spetterà il 15% di un’eventuale nuova cessione.