“È irrispettoso”: Milan, Maldini gela i tifosi. La rivelazione scatena il caos

Paolo Maldini senza peli sulla lingua. L’ex bandiera rossonera, oggi in dirigenza, esce allo scoperto: lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Il Milan si gode la vittoria dello scudetto. Il tricolore resta a Milano dopo la vittoria dell’Inter di Antonio Conte dello scorso anno, ma stavolta è nelle mani di Stefano Pioli. La vittoria all’ultima giornata ha fatto scatenare i tifosi rossoneri che tornano ad esultare dopo anni non del tutto positivi.

Milan, Maldini alza la mano
Maldini (ANSA)

Il progetto Milan ha finalmente dato i suoi frutti, ma il merito è anche di chi ha lavorato e continua a lavorare da dietro le quinte. Paolo Maldini e Frederic Massara, infatti, sono da considerare i veri fautori del vincente gruppo rossonero.

Milan, Maldini con le braccia conserte
Maldini (ANSA)

Milan, Maldini vuota il sacco: intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’

Proprio Maldini ha rilasciato una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni: “Salto di qualità? In questo momento non abbiamo la disponibilità economica per farlo visto che siamo in una fase di transizione, poi vedremo. Poi c’è ancora in ballo il contratto mio e di Massara che siamo a scadenza e non abbiamo ancora rinnovato. Visto il nostro percorso e quello che è successo in passato durante la crisi con Rangnick trovo davvero irrispettoso il fatto che l’ad ed Elliott non abbiano ancora parlato con noi. Loro potrebbero dire che il nostro lavoro non è stato abbastanza per continuare, oppure potrebbero dire che la nostra strategia non piace. Io non sono la persona giusta per un progetto che non abbia idee vincenti, devo essere una garanzia per un milanista. Come stanno davvero le cose? La proprietà non si è mai seduta ad un tavolo con noi per parlare, così non va bene”.

E aggiunge: “Il cambio di proprietà ci è stato comunicato solo dopo averlo letto sui giornali. Qualcosa in sede si percepiva. Queste cose non turbano l’ambiente quando hai un gruppo squadra speciale, non è stato un problema. A Milanello c’era tanta curiosità, ma abbiamo proseguito sapendo di avere una società forte e serie anche sui pagamenti. Rinnovi? Qualche giocatore ci ha chiesto di aspettare perché col cambio magari ci saranno più soldi”.