Roma-Feyenoord, vigilia di fuoco: guerriglia inaudita a Tirana

La vigilia della finalissima di Conference League, Roma-Feyenoord, ha avuto il peggior scenario a Tirana con scontri e violenze in tutta la città.

Tirana, la capitale dell’Albania, ospiterà la finale tra Roma e Feyenoord. Mentre cresce l’attesa per un trofeo nuovo ma che comincia già ad essere piuttosto ambito, le tifoserie hanno offerto il peggiore degli spettacoli. In tutta la città, infatti, ci sono stati scontri e sono rimasti feriti due italiani nonché nove poliziotti, dei quali uno è in stato grave. Ben quarantotto romanisti sono stati poi fermati.

Tifosi del Feyenoord all'Olimpico
Tifosi Feyenoord (LaPresse)

‘La Repubblica’ racconta di una notte terribile, in occasione della quale il resoconto al momento è di quindici e oltre feriti con un fermo per sessanta persone, di cui quarantotto di nazionalità italiana. Non è sicuramente lo scenario che aveva in mente la Roma o anche il Feyenoord, anche perché scene simili vanno ben oltre il tifo e la difesa dei colori della propria squadra.

Per la Polizia è stato inevitabile intervenire per fermare la guerriglia, al punto che ha dovuto tenere a bada gli ultras estraendo le pistole, in particolare quelli olandesi. La maggior parte degli scontri tra i due gruppi di sostenitori ha avuto come scenario uno dei palazzi governativi, dopo dei lunghi cortei in più strade della città, durante i quali hanno lanciato pietre verso le auto.

I tifosi del Feyenoord accolgono la squadra che arriva in pullman a Tirana per la finale di Conference League
Feyenoord, l’arrivo della squadra a Tirana – Conference League (LaPresse)

Roma-Feyenoord, guerriglia tra gli ultras a Tirana: ferita anche la Polizia

Il bilancio è davvero disastroso per trattarsi di una partita di calcio. Nove agenti della Polizia sono rimasti feriti durante gli scontri e sono finiti in ospedale. A rimanere coinvolti sono stati anche abitanti del posto, che non hanno alcuna relazione con la partita né col mondo ultras. È il caso di un 45enne albanese, rimasto ferito gravemente alla testa, in una fan zone dei tifosi olandesi. Fortunatamente, riferisce il quotidiano, non è in pericolo di vita. Le risse però sono state troppe, ingiustificabili e indecorose. Sono cominciate proprio all’interno di un bar e subito dopo l’episodio, nove tifosi del Feyenoord sono stati portati in commissariato, ma ciò non è bastato. È stato soltanto l’inizio.

Dal bar gli ultras olandesi si sono spostati verso lo stadio e durante il tragitto ci sono stati scontri con bastoni e sassi tra Polizia e supporter. A Tirana, infatti, ne sarebbero giunti circa 7mila di quelli del Feyenoord e 200 sarebbero i protagonisti di scene incresciose in diversi luoghi della movida e anche storici della città. Col passare delle ore anche una fetta degli ultras romanisti ha cominciato ad agitarsi facendo vari danni e due italiani sono finiti in ospedale. Uno di loro ha riportato ferite al volto e l’altro traumi alla testa. Si tratterebbe di quindici in totale, scortati poi verso la stazione di Polizia. A cercare di dare una spiegazione all’accaduto è stato il titolare del Dorgen Bar, raccontando a ‘La Repubblica’: “Tutto è cominciato quando l’uomo che è stato picchiato per provocare i tifosi olandesi, ha cominciato a inneggiare alla squadra giallorossa, urlando ‘Roma, Roma’. Nonostante i tentativi del nostro staff di placare gli animi, è nata una rissa fra tre albanesi, fra cui il provocatore, e i tifosi olandesi. Ad avere la peggio sono stati i primi”.

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