Il Torino si prepara a cambiare pelle nella prossima stagione: un giocatore sui propri canali social annuncia l’addio ufficiale.
Il Torino, con la sconfitta patita per mano della Roma ieri sera, ha ufficialmente concluso il proprio campionato. Il decimo posto finale ha soddisfatto il tecnico Ivan Juric il quale, nella prossima stagione, punta a fare ancora meglio. Da qui la richiesta alla dirigenza di operare in maniera intensa in estate ed allestire una squadra ancora più competitiva.
Una missione che si preannuncia complicata, alla luce dei tanti titolari che potrebbero lasciare i granata. È il caso, ad esempio, di Andrea Belotti il cui futuro resta tutto da scrivere. Il contratto che lo lega a club scade a giugno e fin qui le parti non sono riuscite a trovare la quadra in merito al rinnovo. A breve le parti torneranno ad incontrarsi, per capire se esistono le condizioni per andare avanti insieme o dirsi addio in maniera definitiva.
In lista di sbarco pure Tommaso Pobega (che rientrerà al Milan) e Gleison Bremer, ambito da numerosi top club tra cui Juventus ed Inter. La sua partenza è praticamente scontata, come confermato dallo stesso Juric nel post-partita: “Può fare tutto, giocare a quattro, a tre, chi lo prende fa un affare allucinante”. Nella mattinata odierna, intanto, è stato ufficializzato l’addio di un altro calciatore.
Torino, Ansaldi annuncia l’addio
Si tratta di Cristian Ansaldi che, sul proprio profilo Instagram, ha annunciato che quella contro la Roma è stata la sua ultima presenza con la maglia del Toro. “Voglio ringraziare tutto il popolo granata per l’amore e l’affetto che ho ricevuto del primo giorno che sono stato qua… Il mio cuore resterà per sempre a Torino”.
L’argentino, scavalcato sulla fascia sinistra da Mergim Vojvoda, ha vissuto una stagione da comprimario: per lui 3 assist in 19 apparizioni in campionato, di cui solo 5 da titolare. Numeri che hanno spinto la società a non rinnovargli il contratto in scadenza a giugno e a lasciarlo andare via a parametro zero. Dopo Josip Brekalo, se ne va pure pure Ansaldi. La rivoluzione, al Torino, è già iniziata.