L’Italia calcistica sta vivendo un momento in cui deve riprendersi dopo il fallimento delle qualificazioni al Mondiale
La mancata qualificazione al Mondiale e le squadre italiane fuori, al massimo, agli ottavi di Champions League, mettono l’Italia calcistica in una posizione molto brutta. Quella di dover riprendersi: l’Europeo ha gettato fumo negli occhi e nascosto la polvere sotto al tappeto. In realtà, le cose sono messe peggio del previsto, come ha lasciato intendere anche Mancini nei giorni scorsi. La Nazionale italiana ha bisogno di nuovi giocatori che il ct fatica a trovare, nonostante i vari stage organizzati nel corso dell’anno.
Demetrio Albertini, presidente del settore tecnico della FIGC, hanno però ricevuto una frecciata a suo modo insindacabile. Una risposta ironica di Fabio Capello, che in carriera ha vinto tutto, nel forum ‘Il Calcio che l’Italia si merita’, organizzato dal Corriere dello Sport.
Italia, Capello parla del momento del calcio
Di seguito, le parole di Fabio Capello: “Bisogna trovare la parte positiva delle critiche, siamo un po’ arretrati, guardiamo solo al nostro orticello. Dai settori giovanili vengono i risultati e dalla dirigenza le idee innovative. Bisogna avere attenzione alla parte sportiva”. Incalzato dai giornalisti presenti, ha poi continuato: “No, Albertini non mi ha mai chiamato per andare a Coverciano. Ho solo fatto cinque anni di settori giovanili e allenato diverse squadre, non ho l’esperienza. Probabilmente non sono di un certo partito, e pensare che Albertini al Milan l’ho portato io”.
Capello si è poi soffermato sugli allenatori italiani: “Sono stato a un convegno di allenatori lombardi e uno ha detto che i miglioramenti si hanno dai 4 ai 6 anni. Ma di cosa stiamo parlando? Il calcio minimo fino ai 12 anni dev’essere spensierato. Facciamoli divertire, poi vediamo”.