Il futuro dell’Inter è sempre di più un punto interrogativo dopo la notizia di oggi che riguarda Suning
L’Inter ha subito problemi economici da quando il governo cinese ha vietato investimenti all’estero. Da quel momento, il club nerazzurro si finanza con gli incassi del club e le cessioni, senza poter andare oltre. Per questo sono stati fatti dei sacrifici importanti, come le cessioni di Lukaku, Hakimi e l’ingaggio di Simone Inzaghi quando è andato via Antonio Conte. L’idea è quella di continuare in questo modo: un lavoro per niente facile per l’amministratore delegato, Beppe Marotta.
In ogni caso, i risultati sportivi dell’Inter sono comunque soddisfacenti. La Champions League dà sempre grande respiro e anche i due trofei conquistati da Inzaghi continuano a dare prestigio. L’anno prossimo, infatti, il club nerazzurro disputerà di nuovo la Supercoppa italiana, magari in qualche località esotica, che potrebbe generare nuovi proventi. Anche se restano dubbi sul futuro di Suning, vista la decisione del Partito Comunista Cinese.
Inter, il PCC mette nei guai Suning
Secondo il Wall Street Journal, notizia poi ripresa da Sportmediaset, il PCC ha vietato ai funzionari del Partito di possedere proprietà o anche piccole quote di società estere. E’ il caso di Zhang Jindong, proprietario dell’Inter e padre di Steven Zhang, il presidente del club nerazzurro. Il divieto è esteso anche a figli e coniugi e al resto dei parenti. Quindi, la società non potrebbe essere intestata nemmeno a qualche altro membro della famiglia.
Non è la prima volta che il governo cinese utilizza queste misure. Ma ora sarebbe diverso, perché con la guerra in atto tra Ucraina e Russia, la Cina non vuole rientrare nelle sanzioni che attuerà l’Occidente e non vuole mandare all’estero i fondi interni. Zhang, comunque, aveva dichiarato di voler mantenere l’Inter ad alti livelli e fin qui ci è riuscito. Resta da capire cosa succederà in futuro.