La Juventus è in queste ultime settimane tornata a far parlare di sé sul mercato. In merito a un’operazione di qualche anno fa ha, invece, parlato l’ex bianconero.
La Juventus è sotto la luce dei riflettori del calciomercato da diversi giorni. Campioni che vanno via, campioni che potrebbero arrivare. Di certezze ancora non ce ne sono molte, ma i tifosi iniziano già a sognare l’approdo di quei profili che potranno andare a rinforzare la rosa attuale. Proprio in ottica mercato, inoltre, ha parlato anche un ex bianconero.
Roberto Pereyra, attuale trequartista dell’Udinese, ha parlato quest’oggi a ‘La Gazzetta dello Sport’. Il suo discorso ha toccato vai punti, dalla stagione in corso al passato vissuto anche nella Torino bianconera.
Alla Juventus, infatti, l’argentino è arrivato proprio lasciando l’Udinese nel 2014 e vi è rimasto fino al 2016, anno in cui si è trasferito in Premier League. Più precisamente al Watford. Prima ancora, però, che il suo contratto con la Vecchia Signora scadesse. Proprio di questa decisione ha parlato perciò Pereyra, rilasciando una rivelazione inaspettata.
Pereyra e l’addio alla Juventus: “Una follia andare via prima, con tre anni di contratto”
Roberto Pereyra, uno dei giocatori perno della rosa dell’Udinese (quest’anno assente per gran parte della stagione a causa soprattutto di un’operazione alla spalla), ha parlato nell’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’. Il giocatore classe 1991 ha parlato così del suo addio alla Juventus, avvenuto nel 2016: “Se ci ripenso oggi, capisco che è stata una follia andare via con ancora tre anni di contratto. Qualche stupidaggine mi ha frenato nel periodo trascorso a Torino. Dovevo ascoltare di più. Ma scelsi di andare al Watford in Premier”. Una consapevolezza che
Ha poi detto la sua in merito a due suoi connazionali, Rodrigo De Paul e Paulo Dybala, e all’attenzione che stanno canalizzando in ottica mercato. “Con Dybala ho giocato alla Juve ed è un giocatore pazzesco. De Paul è strano non vederlo titolare nell’Atletico Madrid, che ha investito su di lui, anche perché sa fare tutto. Io credo che Paulo resti in Italia, mentre a Rodrigo la Serie A piace tantissimo”.