Per incoraggiare i calciatori dell’Inter a non abbandonare la speranza scudetto sono arrivate le parole di un grande ex del calcio italiano
L’Inter ha ormai un margine ridotto per vincere lo scudetto. I nerazzurri per confermarsi campioni d’Italia devono battere la Sampdoria, condizione necessaria ma non sufficiente. Perché la squadra di Simone Inzaghi deve poi sperare in un clamoroso tonfo del Milan contro il Sassuolo. I rossoneri, in Emilia Romagna, avranno a disposizione due risultati su tre.
La storia del calcio italiano però ha riservato clamorosi colpi di scena. Due in particolare corrono alla mente degli appassionati più esperti: il kappaò della Juventus a Perugia e la sconfitta dell’Inter in casa della Lazio. Nel primo caso lo scudetto fu vinto proprio dai biancocelesti, nel secondo sono stati invece i bianconeri a festeggiare ai danni dell’Inter di Cuper. Inzaghi ha ricevuto ora l’incoraggiamento di un personaggio che insieme a lui scrisse quella pagina indelebile della storia laziale, Sven Goran Eriksson.
Lo svedese Sven-Goran Eriksson, un passato in Italia sulle panchine di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, ha parlato a ‘La Gazzetta dello Sport’ ricordando quel famoso pomeriggio in cui la sua squadra ha conquistato il tricolore superando a sorpresa la Juventus nell’ultima giornata.
Quel giorno, il 14 maggio, la Lazio ha battuto la Reggina e ha atteso per lunghi minuti il risultato finale della sfida di Perugia, dove i bianconeri sono stati piegati da un gol di Alessandro Calori. Quest’ultima sfida è terminata con enorme ritardo perché è rimasta a lungo sospesa a causa della forte pioggia caduta sul “Curi”. Di quella Lazio faceva parte pure l’attuale allenatore dell’Inter.
“Mi fa piacere che Simone Inzaghi per stimolare la sua squadra abbia ricordato la nostra impresa. Uno scudetto unico per la maniera in cui è arrivato. Per questo motivo ancora più bello. Si tratta di una di quelle cose nella vita di cui parli sempre e che non ti stanchi mai di farlo”.
Eriksson ha poi raccontato come ha vissuto quell’arco di tempo: “Siamo rimasti per mezz’ora nello spogliatoio con una radiolina aspettando che finisse Perugia–Juventus. Non parlava nessuno. Io camminavo e pensavo, non avevo molto da fare. Poi finalmente è cominciata la festa”.
Infine, dà fiducia ad Inzaghi: “Può succedere ancora di tutto. Se il Milan vincerà lo scudetto allora avrà meritato e gli deve essere riconosciuto un applauso. Dalle delusioni si apprende ma a volte succedono pure cose impensabili e magari a Reggio Emilia comincerà a piovere come a Perugia”.
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