Ultime due partite per decidere un destino. La Salernitana crede fortemente nelle proprie capacità, ne ha parlato con noi l’avvocato del club Francesco Fimmanò
L’avvocato della Salernitana, Francesco Fimmanò, ha parlato dell’obiettivo della squadra e della lotta per la salvezza ai microfoni di SerieANews.com. La Salernitana è più viva che mai e ci crede. Archiviato il pareggio contro il Cagliari, che non ha comunque modificato l’umore nello spogliatoio, si pensa solo a come mettere in cassaforte la permanenza in Serie A.
L’avvocato Fimmanò, allora, ai microfoni di SerieANews.com, ha fatto il punto della situazione. Dopo il pareggio con il Cagliari, ha affermato: “Il clima giusto l’ha stato in conferenza stampa Nicola. Lui era assolutamente sereno. Questo per due motivi. Un appassionato di sport, prima ancora che un tifoso, valuta le cose oggettivamente. La Salernitana veniva da due partite in sei giorni terribili. È andata oltre ogni energia umana. È chiaro che siamo rimasti tutti malissimo perché segnare, come ha detto Sabatini, al 99’ non fa piacere. Però bisogna onorare lo sport e in quella partita il pareggio è stato giusto“.
“Era – ha proseguito Fimmanò – la partita più difficile del campionato. Innanzitutto perché era un dentro o fuori. Non per noi ma per il Cagliari: nonostante il pareggio noi siamo ancora favoritissimi rispetto al Cagliari stesso. In secondo luogo, perché nessuna squadra ha giocato lunedì, giovedì e domenica in nessun campionato europeo. Neppure quelle che fanno l’Europa League”.
“Va dato atto – per concludere il ragionamento – di aver fatto un vero e proprio miracolo. Anche perché la squadra è cresciuta nel secondo tempo, quando doveva crollare. Poi devo dire che il vero obiettivo era raggiungere il pareggio. La vittoria significava chiudere il percorso ma l’obiettivo è stato centrato, rimane l’amaro in bocca ma questo ci sta. È lo sport e le partite finiscono quando l’arbitro fischia”.
Salernitana, Fimmanò precisa: “La squadra ha una mentalità che si è vista. Ha dato una lezione di calcio all’Atalanta”
Alla Salernitana, dunque, non resta che affrontare l’Empoli e l’Udinese nelle ultime due giornate. Su questi match, Fimmanò ha dichiarato: “La squadra ha una mentalità che si è vista. Credo che con una settimana di riposo e con tutti i giocatori (tranne Ribery e Bohinen che saranno fuori per squalifica) la squadra sarà integra. E con una condizione fisica eccellente”.
“Ha dato – ha sottolineato poi l’avvocato – una lezione di calcio all’Atalanta. Se vogliamo vedere quale partita ha lasciato più l’amaro in bocca, forse è proprio quella con l’Atalanta perché avremmo potuto addirittura chiudere una settimana prima. Ma questo è il calcio. Anche a Udine, voglio dire, potevamo pareggiarla e l’abbiamo vinta. È il calcio. Siamo molto fiduciosi, come lo eravamo quando avevamo un gap di sette punti dalla quartultima. Lascio immaginare oggi. si dovrebbero verificare tanti e tali risultati ma il destino è nelle mani della Salernitana che se fa due vittorie non può essere battuta da nessun altro”.
Un pensiero, infine, è andato anche a Davide Nicola e al grandissimo lavoro che sta svolgendo da settimane con il gruppo: “La scelta di Nicola c’è stata per indicazione di Sabatini, che noi stimiamo molto. È una persona di grandissima competenza e di grandissimo livello. A fronte dei requisiti che avevamo chiesto, lui ha ipotizzato questo allenatore. Che dopo ci ha convinti, come adesso ha convinto tutti.
“È una grandissima persona – ha aggiunto – anche sotto il profilo umano, oltre che tecnico. Perché le qualità umane, in una squadra con calciatori giovani, non sono temi di secondo piano. Questo è stato il ragionamento. Più in generale quando facciamo scelte le facciamo in base alla professionalità. Nicola aveva questi elementi di professionalità nonché dei precedenti illustri. Che nel caso della salernitana per altro non supererà perché a Crotone addirittura aveva anche un punto in meno. È un grande allenatore”.