“Questa volta è stato più pesante”: Mihajlovic, dura rivelazione in conferenza

Il tecnico serbo del Bologna Sinisa Mihajlovic è tornato a parlare in conferenza stampa e domani sarà in panchina contro il Venezia

Tutto pronto per il ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic. Il guerriero serbo tornerà al fianco del suo Bologna domani pomeriggio, nella trasferta di Venezia. Il tecnico raggiungerà la squadra direttamente domani, viaggiando in auto. E poi vivrà un’emozione particolare.

Sinisa Mihajlovic al ritorno in campo per gli allenamenti
Sinisa Mihajlovic (Ansa Foto)

La sua ultima presenza in panchina risale alla sconfitta in casa dell’Atalanta. Lo scorso 20 marzo, i felsinei sono stati piegati per 1-0 dai bergamaschi, a segno con Cissé. Nel periodo in cui è stato ricoverato in ospedale, la sua squadra ha risposto con grande determinazione, lottando per il proprio allenatore e concludendo senza sconfitte un ciclo di partite terribili che l’ha vista affrontare diverse big, Milan, Juventus, Inter e Roma. L’allenatore, intanto, oggi è tornato a parlare in conferenza.

Mihajlovic in conferenza stampa prima del percorso terapeutico
Mihajlovic (LaPresse)

Bologna, Mihajlovic in conferenza stampa: “Questa volta è stato tutto più duro a causa del Covid”

L’allenatore Sinisa Mihajlovic è stato dimesso dall’ospedale e domani pomeriggio tornerà al suo posto, ai margini del terreno di gioco. Intanto, questa mattina è passato dalla sala stampa e si è soffermato a parlare con i giornalisti presenti.

Come al solito, il tecnico non è stato banale: “Il mio obiettivo, una volta rientrato in ospedale, è sempre stato quello di rientrare il prima possibile. Sono emozioni che ho già vissuto, ma quando sono tornato in campo dopo oltre un mese è stata una sensazione bellissima. La malattia ti fa comprendere bene il significato della vita. Arriva un momento in cui pure una passeggiata fatta a distanza di un sacco di tempo ti fa rinascere”.

E poi ha proseguito: “Questa volta, però, devo ammettere che è stato più pesante a livello mentale perché a causa del Covid sono dovuto rimanere solo. Ho visto mia moglie soltanto per tre ore in un giorno. Durante il primo ricovero invece ho ricevuto tante visite di amici, incontri che facilitano la permanenza in ospedale mentre restare sempre da solo mi ha portato a soffrire molto”.

Le sue famiglie però hanno trovato ugualmente il modo per stargli accanto: “La tecnologia sotto questo aspetto è stata fondamentale perché ha ridotto le distanze. Ringrazio la mia famiglia di sangue ma pure i miei giocatori, la società, i medici e gli infermieri perché mi sono stati tutti molto vicini. Al Sant’Orsola sono ormai di casa. Quando smetterò di allenare, prenderò in considerazione l’idea di fare la guida turistica in ospedale”, ha infine smorzato i toni con una battuta.

Gestione cookie