“Un disastro”: Gasperini scatenato, scoppia il caos nel post gara

L’Atalanta continua a zoppicare in campionato, ma Gasperini torna a sfogarsi in diretta a ‘Sky Sport’: “È stato un disastro”, polemiche e caos nel post gara.

Un pareggio pesante, anche e soprattutto per la corsa all’Europa. L’Atalanta continua a zoppicare tra le mura di Bergamo, fermandosi sull’1-1 anche contro la Salernitana di Davide Nicola.

Gasperini urla in panchina
Gasperini (LaPresse)

Un pari che rischia di mettere fuori gioco gli orobici dalla corsa con Roma, Lazio e Fiorentina per la qualificazione alle coppe. E che riapre, soprattutto, i rimpianti per le tante occasioni perse nel corso del campionato.

Occasioni perse, a parere dell’Atalanta, anche per i tanti episodi arbitrali che avrebbero danneggiato e penalizzato la Dea, per un sfogo che nel post gara ha visto un Gasperini usare toni durissimi contro la classe arbitrale.

Gasperini abbattuto
Gasperini (LaPresse)

Atalanta penalizzata, Gasperini è durissimo: “Calcio poco credibile, quest’anno è stato un disastro”

“Quest’anno è stato un disastro… Cosa vuole che le dica?”, risponde polemicamente il tecnico dell’Atalanta, interpellato da ‘Sky Sport’ sugli episodi sfavorevoli vissuti nella stagione. “Queste cose le fate dire a me, quando voi avete le immagini… Tiratele fuori e vedete con i vostri occhi. Io sono mesi che ho deciso di non parlare, ma quello successo ieri a La Spezia è l’ennesimo episodio di una gravità assoluta”.

Parole durissime, quelle usate da Gasperini, che poi si è scagliato contro il VAR e il sistema calcio italiano: “Capisco che l’uniformità di giudizio sia difficile, ma alcuni episodi sono stati interpretati clamorosamente. A velocità normale e in campo lo si può capire, ma se sei davanti al televisore non puoi stravolgere le immagini… Qua ognuno si è fatto il proprio regolamento, pur di difendere e giustificare certe scelte”.

E ancora, Gasperini ha concluso usando toni durissimi: “Per dare motivazioni a decisione assurde, si creano quasi degli schieramenti, si lavora sui fotogrammi. Non voglio parlare di malafede, altrimenti il nostro sarebbe un calcio da medioevo, ma se togliamo certezza al regolamento tutto diventa poco credibile. Ecco, a bocce ferme, il calcio adesso non è credibile”.

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