Il Cagliari, dopo la sconfitta patita per mano del Verona, riflette sul possibile esonero di Mazzarri: spunta il sostituto inaspettato.
Sette sconfitte nelle ultime 8 di campionato e quartultimo posto, con appena 3 punti di vantaggio rispetto alla coppia composta dalla Salernitana (che giovedì avrà il recupero con il Venezia) e dal Genoa. È quanto mai critica la situazione del Cagliari, che proprio in queste ore sta valutando la posizione del tecnico Walter Mazzarri senza escludere un possibile esonero.
Il club è chiaramente deluso dal rendimento offerto dalla squadra, battuta anche ieri dal Verona impostosi grazie alle reti siglate da Antonin Barak e Gianluca Caprari. Inutile la rete di Joao Pedro su punizione: alla fine a portarsi a casa l’intera posta in palio sono stati propri gli scaligeri, acuendo così la crisi di risultati dei padroni di casa contestati a gran voce dai propri tifosi.
Il tecnico rossoblù, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di dimettersi come spiegato da lui stesso nel corso dell’intervista post-partita. “Adesso mi metto l’elmetto, daremo battaglia fino alla fine. In queste situazioni parla l’allenatore, ho detto determinate cose alla squadra. Adesso si sono riuniti e mi daranno le risposte, sono cose che restano nello spogliatoio”. La sua panchina, però, traballa e già nelle prossime ore potrebbero esserci novità.
Cagliari, Mazzarri verso l’esonero
La dirigenza, in particolare, nelle scorse ore sembrava orientata a richiamare Diego Lopez (già alla guida del Cagliari nella stagione 2017-2018) tuttavia ora il direttore tecnico Andrea Cossu avrebbe convinto il presidente Tommaso Giulini a virare su una soluzione interna: l’attuale allenatore della Primavera Alessandro Agostini.
A confermarlo è stato il giornalista Nicolò Schira su Twitter. Le parti si incontreranno a breve al fine di fare il punto della situazione e capire se esistono le condizioni per raggiungere l’accordo. Intanto Mazzarri attende di conoscere il proprio destino. A Cagliari l’allarme suona forte: serve una scossa immediata per cercare di evitare l’incubo della retrocessione.