La UEFA di Ceferin finisce nel mirino e nelle preoccupazioni dell’Italia del calcio. Arriva l’avvertimento al super dirigente sloveno.
I rapporti tra Ceferin e l’Italia (del calcio) non sono sempre stati lineari. Almeno, se si guarda al travagliato e controverso rapporto avuto con Agnelli, presidente della Juventus. Dopo aver sedato la questione SuperLega, però, il super dirigente sloveno torna nel mirino della Serie A.
Il pomo della discordia: la nuova Champions League e il format che la rinnoverà a partire dal 2024. Una riforma che vedrà la competizione espandersi ulteriormente ed affollare ancor di più i calendari di tutte le leghe europee.
Leghe europee che, oggi, si sono date appuntamento nell’Assemblea Generale in quel di Istanbul. Da lì, l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, è stato chiaro nel suo monito lanciato alla UEFA e al presidente Ceferin.
UEFA, Ceferin nel mirino di De Siervo: il monito alla nuova Champions League
“Sull’ultima riforma della Champions League, che prevede il calendario e che potrebbe essere votata il 9-10 maggio, è necessario che le partite della fase a gironi non siano più di otto”: così De Siervo lancia un monito e l’avvertimento alla UEFA di Ceferin.
“Un ulteriore incremento di 100 gare rischia di duplicare le partite che si disputano in Champions League. E questo danneggerebbe ancor di più le competizioni nazionali e la stragrande maggioranza delle squadre europee, privilegiandone soltanto i Top Club”, continua De Siervo al termine dell’incontro.
Un avvertimento chiaro, quello espresso dall’AD della Serie A, che ha ribadito poi l’importanza e la centralità del merito sportivo: “I 36 partecipanti alla nuova Champions dovranno essere assegnati solo ed esclusivamente la qualificazione diretta dai campionati nazionali”, ha concluso De Siervo.