Aurelio De Laurentiis vuota il sacco ai microfoni di ‘DAZN’ e lascia i tifosi senza parole. Questione multiproprietà? Ha deciso quale club vendere.
Aurelio De Laurentiis ha più di una gatta da pelare. Il presidente della SSC Napoli è al lavoro a Castel Volturno per ricompattare l’ambiente dopo la batosta di Empoli nell’ultimo turno di Serie A. Il presidente del club azzurro è sceso in campo in prima persona per riportare la serenità mancata nelle ultime uscite stagionali che sono costate l’addio allo scudetto.
Un momento decisamente ‘no’ per l’ambiente e la squadra partenopea, chiamata a reagire già domani contro il Sassuolo alle ore 15 in uno stadio Maradona senza gli spettatori delle grandi occasioni. Provare ad uscire dal tunnel oscuro, però, non è l’unica preoccupazione del numero uno del club campano. Il presidente, infatti, deve anche risolvere la tanto discussa questione multiproprietà.
Multiproprietà Napoli-Bari: De Laurentiis esce allo scoperto
ADL torna a parlare. Dopo mesi di silenzio il patron dei partenopei torna dinanzi ai microfoni di radio e tv. Negli ultimi giorni, infatti, ha svelato diversi retroscena alla radio ufficiale della società ed a diversi broadcaster. Una di queste interviste è stata quella ai microfoni di ‘DAZN’, alla quale ha rilasciato alcune dichiarazioni su diversi temi.
Di seguito uno stralcio del suo intervento a proposito della questione multiproprietà: “Quello di Bari è un popolo straordinario, se ne occupa mio figlio Luigi – ha esordito -. C’è un regolamento della FIGC a proposito delle multiproprietà, ma io non sono d’accordo. La UEFA, invece, permette a padre e figlio di avere due club nelle coppe europee. Se la regola autoritaria di Gabriele Gravina continuerà ad esistere e noi non riuscissimo a vincere i ricorsi che abbiamo fatto e che sono ancora in atto, ce ne faremo una ragione. A quel punto il Bari sarà venduto. Cercheremo di farlo salire in Serie A – ha concluso – Ha un milione e duecentomila tifosi. Il Bari è l’ottava squadra in Italia per numero di tifosi”.