L’addio al campionato ucraino, un ritorno in Serie A e l’ipotesi Napoli: l’intervista all’ex presidente del Foggia, Lucio Fares, su Roberto De Zerbi.
Non è stato un 2022 semplice, quello di Roberto De Zerbi. E adesso, dopo la chiusura del campionato ucraino, si apre un nuovo scenario per il futuro dell’ex tecnico di Sassuolo e Foggia. Foggia dove il trainer bresciano ha mosso i suoi primi importanti passi nel mondo del calcio allenato.
“Roberto riuscì a cambiare il gioco della squadra in poche settimane, ha pagato poi qualche aspetto caratteriale, ma che ha adesso ha limato con l’età”, spiega ai microfoni di SerieANews.com, Lucio Fares, ex presidente del Foggia che fu di De Zerbi e, difatti, l’uomo che lo ha lanciato nell’universo della panchina.
“È sempre stato uno professionale, lavorativo. Averlo visto negli ultimi anni in Serie A e poi in Champions, non è stata una sorpresa. Qui a Foggia ha dato moltissimo al nostro calcio, è uno che si dedica completamente alla squadra, senza null’altro in testa. Lui ha qualità da vendere, ma sta sempre sul pezzo. A volte è quasi maniacale. Roberto ha ancora tantissimo da dare, merita una grande squadra dove può esprimere tutto il suo potenziale”, continua Fares.
Di qui, proviamo ad incalzare l’ex presidente del Foggia e gli chiediamo dell’ipotesi Napoli. Secondo le ultime indiscrezioni, quello di De Zerbi sarebbe un nome molto gradito a De Laurentiis per un eventuale (e incredibile) dopo-Spalletti: “Ho sentito ultimamente, anche tramite amici vicini alla società azzurra, so che c’è questa ipotesi. Me lo auguro davvero. Roberto è una di quelle professionalità importanti che abbiamo emigrato all’estero, spero rientri e torni in Serie A. Può dare tantissimo al nostro calcio e ad una grande squadra italiana”.
Parole importanti, quelle di Fares, che poi non ha dubbi sul suo pupillo: “Per me De Zerbi rientra tra i primi 3-5 allenatori italiani. Se tornassi a guidare una squadra, sarebbe il primo nome che chiamerei. L’allenatore su cui fondare un ciclo vincente”.
Infine, Fares si sposta sul momento difficile vissuto in Ucraina da De Zerbi: “Purtroppo questa parentesi allo Shakhtar non è andata bene, ma non è dipeso da lui. Non l’ho sentito direttamente negli ultimi periodi, però, tramite terze persone mi sono sempre informato. Non l’ho voluto disturbare, ma l’affetto nei confronti di Roberto è immutato. L’ho avuto anche da calciatore, ripeto: c’è una stima e un volersi bene che va oltre lo sport”.
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