A pochi mesi dall’inizio dei Mondiali in Qatar arriva l’avvertimento. Il rischio che possa succedere qualcosa è purtroppo concreto.
Tra pochi mesi inizieranno i Mondiali in Qatar. Ma mente sul campo si attendono solo le ultime qualificate, fuori dal campo c’è un potenziale allarme che sta mettendo in apprensione diverse persone.
Come riporta il giornale israeliano Israel Hayom, nell’ambiente dei servizi di sicurezza di Israele ci sarebbe molta apprensione per i cittadini che andranno ad assistere ai Mondiali. Nonostante la nazionale israeliana non è qualificata, una funzionario ha rivelato al giornale che potrebbero esserci migliaia di israeliani pronti a volare in Qatar e che ci sono serie preoccupazioni circa la loro sicurezza.
“Tanti israeliani saranno attesi in Qatar.” ha dichiarato la fonte anonima. “E’ una cosa che non è mai accaduta con un paese con cui non ci sono relazioni stabili. Faremo una discussione con le autorità qatariote, ma è possibile che venga emesso un avviso di non recarsi in Qatar. La cosa potrebbe essere molto seria.”
Mondiali, per Israele c’è anche l’incognita iraniana
In questo momento il sito web dell’Ufficio israeliano dell’antiterrorismo sconsiglia in ogni caso ai suoi cittadini il viaggio in Qatar a meno che non sia strettamente necessario. L’ex Generale Maggiore della polizia David Tsur, interpellato a tal proposito, ha fatto sapere come Tel Aviv non si assume responsabilità in quanto ai Mondiali in Qatar non è presente alcuna delegazione nazionale. Ma ha anche assicurato che il Qatar sta facendo grandi investimenti in sicurezza e che difficilmente permetterà che ai tifosi in visita succeda qualcosa.
Altro tema che preoccupa i servizi di sicurezza israeliani è però la partecipazione dell’Iran, principale rivale geopolitico nella regione, alla rassegna iridata. Di recente gli iraniani hanno iniziato a stringere accordi col Qatar proprio in vista dei Mondiali. Questo potrebbe portare ad un afflusso di tifosi iraniani molto consistente che, secondo Tel Aviv, aumenterebbe i rischi per i propri cittadini.