Per il giocatore e l’Italia potrebbe arrivare un verdetto inatteso e un lungo stop a causa dell’infortunio.
Fiorentina-Venezia è stata una gara da incubo per Gaetano Castrovilli. Il calciatore viola, infatti, è rimasto coinvolto in un infortunio, che potrebbe tenerlo lontano dai campi per qualche mese. La società, infatti, attende fiduciosa il verdetto degli esami, ma le sensazioni che arrivano non fanno sperare bene. Almeno per il prosieguo della stagione.
Cadendo al suolo, il piede sinistro di Castrovilli è rimasto impiantato sul campo e ha causato una distorsione, da cui la lussazione del ginocchio. Fin da subito fortunatamente sono state esclusione lesioni sia vascolari che nervose, ma manca la diagnosi completa.
Lo staff medico della Fiorentina, riferisce ‘La Nazione’, è preoccupato per la dinamica generale dell’infortunio, anche perché pare che il calciatore abbia avvertito un dolore atroce. Tuttavia, è stato necessario attendere 48 ore affinché la zona interessate si sgonfiasse e si potesse procedere con gli esami del caso.
Fiorentina, Castrovilli rischia il lungo stop: si teme anche per l’Italia di Mancini
Soltanto oggi la Fiorentina verrà a conoscenza della reale entità della distorsione, dopo aver visto Castrovilli lasciare il campo in barella, piangendo. Il timore principale è che possano rilevarsi problemi capsulo-legamentosi, che coinvolgerebbero quindi i crociati o i collaterali. Ciò comporterebbe un lungo stop, dopo una stagione fisicamente già non troppo semplice.
“Il calcio è la vita: non vedo l’ora di tornare a danzare sul quel prato verde!”, ha scritto su ‘Instagram’ proprio Gaetano Castrovilli, facendosi rivedere e risentire dalla platea sportiva. L’ultima immagine negli occhi dei tifosi era proprio quella della paura e del dolore del calciatore, che ha letteralmente sentito il “crack” del ginocchio. Il giocatore della Fiorentina si è detto sereno ed ha ringraziato tutti, in attesa di sapere di più su come procedere per la guarigione anche in ottica Nazionale. Per Roberto Mancini significherebbe la perdita per diverso tempo di un altro della “nuova generazione”, che in realtà avanza già da tempo e può dare il suo contributo alla rinascita dopo la delusione di Qatar 2022.